Tra i fautori dell’accordo sul rinnovo contrattuale, non potevano mancare i rappresentanti del governo in carica. Come il sottosegretario all’Istruzione, Vito De Filippo, secondo il quale per “raggiungere l’obiettivo del rinnovo e siamo andati anche oltre, garantendo alle lavoratrici e ai lavoratori aumenti superiori a quelli previsti e perseguendo una valorizzazione delle professionalità che è fondamentale per quanti operano nel settore della conoscenza”.
Ricordiamo che l’accordo sottoscritto la mattina del 9 febbraio garantisce a chi opera professionalmente nella scuola da un minimo di 80,40 a un massimo di 110,70 euro, purtroppo però solo lordi e quindi da decurtare di almeno il 40 per cento.
Il sottosegretario sottolinea che con questo contratto “migliorano le relazioni sindacali e le condizioni lavorative dei dipendenti e si garantisce la continuità didattica alle nostre studentesse e ai nostri studenti, stabilendo la permanenza dei docenti per almeno tre anni nello stesso istituto” aggiunge il sottosegretario.
“Con questo rinnovo, tuttavia, non si chiude un ciclo – precisa De Filippo – Al contrario, poniamo le basi per un confronto futuro, costante e continuo, che prosegua tenendo sempre a mente che tutto ciò che si fa per la scuola e per chi ci lavora è un investimento sul futuro dell’intero Paese”.
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