Pare che dai controlli delle impronte digitali siano stati esclusi i docenti, ma non il personale ATA e i dirigenti scolastici.E’ una buona notizia, perché si è capito che i docenti sono già controllati, da alunni, genitori e registri elettronici .
Ma vorrei spiegare alla deputata Virginia Villani, deputata del M5S, che canta vittoria per l’esclusione dei soli docenti,che così non si ottiene nessun risparmio sull’installazione dei rilevatori.
Poiché i collaboratori scolastici sono in ogni plesso scolastico, non è immaginabile che vadano alla sede centrale per marcare la loro presenza, ergo i rilevatori di impronte devono essere installati in ogni plesso. Così decade il problema del dirigente scolastico che va in vari plessi,perché troverà il rilevatore in ogni plesso,ma decade anche il risparmio che si ipotizzava per utilizzarlo “per migliorare la qualità della vita tra le mura scolastiche” come dice la deputata.
Delle due l’una: o si rinuncia alla rilevazione per tutto il personale della scuola, auspicabile perché il fenomeno dell’assenteismo non riguarda la scuola (ma ministeri, comuni,ospedali e altri enti pubblici) o si sprecano soldi inutilmente, quando la priorità è la sicurezza statica degli edifici scolastici.
Eugenio Tipaldi
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