Attualità

Covid scuola, quando un docente o Ata a contatto con un alunno positivo non vanno in quarantena?

Un docente o un collaboratore scolastico che fosse entrato in una classe nella quale si scoprirà esserci un positivo, dovrà necessariamente andare in quarantena? No. Dipende dal tempo esposizione al contagio. Per un tempo inferiore ai 15 minuti, anche se il docente o il collaboratore Ata fosse entrato in classe e avesse parlato con l’alunno poi risultato positivo al Covid, non andrebbe in quarantena, in quanto verrebbe considerato un soggetto a basso rischio.

Un tema che resta attualissimo, specie nella giornata in cui il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi è chiamato riferire in Parlamento sulle classi pollaio, il distanziamento, le mascherine, a seguito dei primi casi di Covid nelle scuole.

Ma facciamo un riepilogo delle misure anti Covid relative alla quarantena.

Quarantena

Ricordiamo che in fatto di quarantene, le procedure, che la Ministra Bonetti vorrebbe rimettere in discussione (sostituendo in taluni casi la quarantena dei docenti con il semplice tampone), restano le seguenti:

dovrà fare quarantena solo chi sarà riconosciuto contatto stretto di un positivo al Covid-19, con una differenza tra chi è vaccinato (7 giorni di quarantena) e chi non lo è (10 giorni di quarantena). Si ritornerà in classe comunque a seguito di un test diagnostico (molecolare o antigenico) negativo. In altre parole, alcuni alunni, i vaccinati, potranno tornare in classe qualche giorno prima degli altri.

In assenza di test diagnostico, invece, la quarantena diventerebbe di 14 giorni per tutti, vaccinati e non. La circolare del Ministero della Salute infatti spiega: qualora non fosse possibile eseguire un test molecolare o antigenico tra il settimo e il quattordicesimo giorno, si può valutare di concludere il periodo di quarantena dopo almeno 14 giorni dall’ultima esposizione al caso, anche in assenza di esame diagnostico molecolare o antigenico.

Chi è il soggetto a basso rischio?

Chi fosse contatto stretto di contatto stretto verrebbe invece indicato come soggetto a basso rischio di contagio e dunque per lui nessuna quarantena.

Di chi parliamo in questo caso? Chi è il soggetto a basso rischio? Ad esempio, nel caso di una classe, come spiegavamo su, il collaboratore scolastico che fosse entrato in aula restandovi per meno di 15 minuti, magari per rassettare qualcosa o per fornire un’informazione e poi andare via.

Recita sempre la circolare del Ministero della salute: per contatto a basso rischio, come da indicazioni ECDC 2, si intende una persona che ha avuto una o più delle seguenti esposizioni:

  • una persona che ha avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un caso COVID-19, ad una distanza inferiore ai 2 metri e per meno di 15 minuti;
  • una persona che si è trovata in un ambiente chiuso (ad esempio l’aula scolastica) con un caso COVID-19 per meno di 15 minuti.

Carla Virzì

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