Attualità

Covid, terza dose entro gennaio a quasi tutti i docenti, Ata e presidi: gli anticorpi del vaccino dopo 6 mesi crollano

L’innalzamento dei casi di Coronavirus sta facendo crescere l’esigenza di porre delle contromisure. Come quella di ridurre sei mesi la copertura vaccinale. A chiederlo è stata la Fondazione Gimbe, sostenendo che bisogna “ridurre a 6 mesi la validità del green pass rilasciato a seguito di vaccinazione, in linea con le evidenze scientifiche sulla durata della protezione vaccinale e con le indicazioni per la dose di richiamo”. A caldeggiare questa soluzione è ora anche l’Università di Verona, che ha condotto uno studio sul vaccino prodotto da Pfizer, il più largamente utilizzato contro il Covid-19, perché dopo sei mesi dall’ultima vaccinazione gli anticorpi prodotti dalla sostanza “inesorabilmente calano e quindi una terza dose è necessaria per tutti”.

Lo studio accademico

La raccomandazione emerge dallo studio appena pubblicato sulla rivista Clinical Chemistry and Laboratory Medicine e condotto da Gian Luca Salvagno, dell’Università di Verona, nella clinica Pederzoli di Peschiera del Garda e coordinato da Giuseppe Lippi, presidente della scuola di Medicina e chirurgia dell’ateneo.

Dallo studio epidemiologico, sostengono gli autori dell’ateneo scaligero, emerge la necessità di generalizzare la somministrazione della terza dose di vaccino anti-Covid – la cosiddetta “dose booster” – a tutta la popolazione.

La ricerca ha coinvolto 86 individui negativi al Covid di età media 45 anni, sottoposti a vaccinazione con Pfizer/BioNTech BNT162b2: i partecipanti sono stati sottoposti a diversi prelievi di sangue prima e dopo ogni dose di vaccino e poi ancora a uno, tre e sei mesi dal vaccino completo.

Il picco di anticorpi dopo un mese dalla seconda dose

È emerso che il picco di anticorpi si raggiunge un mese dopo la seconda dose, dopo di che la concentrazione anticorpale inesorabilmente declina.

Il calo a sei mesi è dell’85% e del 93% rispettivamente per i due diversi anticorpi considerati. Secondo i ricercatori, “tutti i soggetti vaccinati vanno incontro a una fisiologica riduzione dei livelli di anticorpi anti-Sars-CoV-2 a sei mesi dall’ultima dose somministrata del vaccino. In molti di essi, soprattutto (ma non soltanto) i più anziani, si è osservato un calo così accentuato da ridurre considerevolmente l’efficienza della risposta anticorpale al virus”.

I risultati di questo studio, non solo contribuiscono a giustificare dal punto di vista biologico l’importante aumento dei contagi, e in parte anche dei ricoveri, che si sta osservando nelle ultime settimane, ma rafforza anche la convinzione che sia indispensabile provvedere rapidamente alla somministrazione di dosi aggiuntive di vaccino a tutta la popolazione che ha già completato un ciclo standard di vaccinazione.

Il personale della scuola a breve “scoperto”

Ma cosa accadrebbe per quasi un milione e mezzo di lavoratori della scuola – tra docenti, Ata e dirigenti scolastici – se il dimezzamento dell’efficacia del vaccino si dovesse tradurre in una riduzione sensibile della validità del Green pass: semplicemente, che una fetta consistente di dipendenti scolastici sarebbe caldamente invitata a fare la terza dose di vaccino già nei prossimi giorni o comunque entro i primi di gennaio prossimo.

Questo perché la stragrande maggioranza degli insegnanti italiani, come pure degli assistenti amministrativi, tecnici e ausiliari (ben oltre l’80% dell’organico complessivo, quindi più di un milione di dipendenti), ha terminato il ciclo vaccinale tra i mesi di maggio e luglio scorso. I sei mesi di efficacia, quindi, sono prossimi alla scadenza.

Ora, è vero che in prevalenza al personale scolastico è stato somministrato il vaccino AstraZeneca, ma difficilmente la scienza andrà a distinguere gli effetti dei vaccini a seconda della tipologia di casa produttrice.

Gli unici ad essere esentati dalla raccomandazione di somministrare in fretta la terza dose potrebbero essere solo coloro che hanno preso il Covid: ai contagiati, infatti, l’effetto degli anticorpi potrebbe decrescere con modalità più lenta.

iscriviti

ISCRIVITI al nostro canale Youtube

METTI MI PIACE alla nostra pagina Facebook

Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Ex alunno Bes suicida, la prof: “La scuola provoca dolore. Sono in pensione anticipata perché non ho seminato nulla”

Una storia davvero triste. Una docente, una volta venuta a conoscenza del suicidio di un…

08/05/2024

Voti scuola, fonti di conflitto quotidiano: come affrontare critiche e polemiche? Cosa possono fare i docenti?

I voti a scuola sono spesso fonte di conflitto quotidiano tra docenti, studenti e genitori.…

08/05/2024

Concorso religione, svelate le procedure anche per l’ordinario: tutti i dettagli – Rivedi la Diretta

Il Ministero dell’Istruzione ha convocato le organizzazioni sindacali martedì 7 maggio per informarle sui bandi…

08/05/2024

Gaza, educazione sempre più in pericolo: istituti danneggiati, si rischia di perdere un’intera generazione che non va scuola

L'esplosione di un conflitto in Medio Oriente, che di recente si è allargato all'Iran, presenta…

08/05/2024

Domande Gps 2024, sindacati chiedono confronto politico dopo la terza bozza dell’ordinanza: le ultime novità – PDF

Martedì 7 maggio, come sappiamo, si è tenuto al ministero un incontro di informativa nel…

08/05/2024