Cultural Shock è il primo programma “radio-web-tv” dedicato interamente ai giovani e all’intercultura.
Possono partecipare ragazzi e ragazze di età compresa tra i 18 e i 25 anni, di origini straniere, residenti in Italia, desiderosi di scoprire le proprie radici o italiani, curiosi di conoscere un paese straniero in compagnia di qualcuno che proviene da lì.
I candidati formeranno così delle coppie, scegliendo liberamente tra i profili il proprio compagno di viaggio e, invitando i propri amici a votare per loro, fino al 30 novembre. L’avventura ha inizio.
Si tratta di un format crossmediale di intrattenimento educativo, che vuole dare voce alle nuove generazioni, esplorando da un punto di vista originale il tema della cittadinanza globale. Passando attraverso la rete, la radio e la tv, farà scoprire ai giovani la cultura e i valori dei paesi stranieri da cui provengono le principali comunità di migranti in Italia.
Il progetto, nato a Torino da un’idea di Davide Tosco, prodotto da Massimo Arvat e dallo stesso Tosco per “Zenit Arti Audiovisive” e “2+1” vanta la collaborazione di RAI Scuola e Radio RAI 3 ed è sviluppato grazie al contributo del Programma “MEDIA” dell’Unione Europea.
Il suo scopo è dare l’opportunità a ragazzi di origine straniera che vivono in Italia di riscoprire le proprie origini, di proporre una missione di viaggio “etica” e di raggiungere la meta insieme ad un compagno di viaggio di origini italiane, interessato ad avvicinarsi a una nuova cultura.
Ma non si tratterà di un viaggio organizzato, infatti il programma metterà alla prova le capacità di adattamento dei partecipanti con un budget limitato e 5 regole da seguire: no CO2 (proibiti i voli lowcost, solo autobus, treni e mezzi di trasposto a basso impatto ambientale), no taxi (nessun privilegio, si viaggia come fa la gente del posto, solo mezzi pubblici, meglio se affollati), no hotel (vietati hotel di lusso, solo B&B a conduzione familiare o ancora meglio ospiti in casa della gente del luogo), no fast food (solo cibo locale cucinato in modo tradizionale, no souvernir (eventualmente avanzassero soldi… solo artigianato locale).
Seguendo queste regole il viaggio diventerà una vera immersione nel paese di destinazione e permetterà ai suoi protagonisti di vivere in prima persona un’esperienza indimenticabile.
Questa esperienza sarà condivisa con la community Facebook del progetto attraverso foto, clip video e appunti di viaggio da commentare e ricondividere. Il diario virtuale diventerà così un’esperienza collettiva all’insegna della scoperta e della partecipazione attiva.
Inoltre tutto il materiale audiovisivo realizzato diventerà un nuovo programma televisivo trasmesso da Rai Scuola e da una rete di web tv nazionali, mentre una serie di audio-documentari andrà in onda su Radio Rai 3. (la Notizia è presa da La Stampa)
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