Attualità

Dati ricerca TIMSS IEA: matematica e scienze nella scuola italiana ancora da migliorare

L’INVALSI ha reso noti i risultati dell’ultima indagine TIMSS, il Trends in International Mathematics and Science Study, e IEA, International Association for the Evaluation of Educational Achievement, relativa al 2019. L’indagine viene condotta ogni 4 anni dal 1995 e al momento coinvolge 64 paesi in tutto il mondo. La popolazione target è costituita da alunni e alunne del quarto anno della scuola primaria e del terzo della secondaria ed è basata su un disegno di ricerca longitudinale, per cui la coorte di studenti del quarto grado viene valutata anche quattro anni dopo, quando si trova allo ottavo anno e in questo modo si ottiene un riscontro tempestivo per programmare le necessarie riforme curricolari, per poi valutarne l’efficacia all’ottavo anno di scolarità, terza media in Italia.

L’indagine IEA TIMSS consente ai Paesi partecipanti di prendere decisioni basate su dati empirici per migliorare le politiche educative, andando a valutare una serie di situazioni di problem solving, con circa due terzi degli item che richiedono agli studenti di utilizzare abilità di applicazione e di ragionamento. I risultati della ricerca consentono di identificare lacune nell’apprendimento, ma non solo, i dati, infatti, possono essere esaminati in relazione ai risultati cognitivi per rivelare disuguaglianze rispetto all’ambiente di provenienza degli studenti e alle loro esperienze. In questo modo si consente ai Paesi di confrontare le loro strutture educative e gli approcci didattici e si rende possibile l’esplorazione di variabili rilevanti per la politica educativa, tra cui la struttura e l’organizzazione del sistema, i vari aspetti dei curricoli, le pratiche didattiche, l’uso delle tecnologie in classe e l’atteggiamento degli studenti riguardo all’apprendimento.

Aspetti della ricerca

L’indagine ha esaminato quanto è stato previsto, quanto è stato attuato e quanto è stato appreso dagli studenti, attraverso la somministrazione di prove che per l’indagine del 2019 è avvenuta anche in formato elettronico. Sono stati presi in considerazione domini di contenuto e cognitivi, ovvero conoscenza, applicazione e ragionamento. I dati TIMSS sono riconosciuti dall’UNESCO come una solida base di prove per ricercatori, educatori e politici interessati a monitorare i progressi verso l’Obiettivo 4 dello Sviluppo Sostenibile (SDG), ovvero ottenere un’educazione di qualità per tutti.  Le valutazioni, che utilizzano i programmi di studio nazionali come concetto organizzativo principale, si basano su quadri completi costruiti in collaborazione con i paesi partecipanti per descrivere le conoscenze e le competenze che ci si aspetta dagli studenti della quarta e ottava classe.

Oltre alle valutazioni di matematica e scienze, i questionari di TIMSS raccolgono ampie informazioni sui fattori contestuali a scuola e a casa che sono associati all’apprendimento e ai risultati degli studenti. Questi includono anche dettagli su come il sistema educativo è organizzato per facilitare l’apprendimento, l’ambiente domestico degli studenti e i supporti per l’apprendimento, il clima e le risorse della scuola e come l’istruzione avviene di solito nelle aule.

I risultati

Per quanto riguarda la matematica, i paesi del sud est asiatico, come Singapore, sono ai primi posti sia per le scienze che per la matematica, l’Italia raggiunge un punteggio medio, simile a Germania, Bulgaria, Polonia, Svezia e Croazia in Europa per la quarta primaria. Per la secondaria di primo grado il punteggio italiano non si discosta da quello internazionale. Per le scienze sempre al primo posto nel mondo Singapore, con l’Italia posizionata con Cipro, Nuova Zelanda, Serbia e Spagna, livello scuola primaria, con Hong Kong, Norvegia e Nuova Zelanda nella secondaria.

Risultati in Italia

Dall’indagine specifica per la scuola italiana emergono significative differenze territoriali, per cui per esempio più alti quelli per matematica e scienze, in entrambe le coorti coinvolte, nel Nord est, con ¼ di deviazione standard per le isole e il Sud. Inoltre, la ricerca rivela che emerge qualche lieve miglioramento nelle prestazioni per le scienze, rispetto agli anni precedenti, soprattutto da parte delle bambine della quarta primaria. E a proposito del genere, la ricerca TIMMS segnala che i maschi risultano migliori sia in matematica che scienze, soprattutto nella scuola primaria, con minore distacco invece nella secondaria di primo grado. A proposito dell’indice socioculturale, le differenze ad esso legate nelle prestazioni aumentano nella secondaria di primo grado. Infine, altro dato interessante è quello relativo all’atteggiamento verso la matematica: dalla primaria alla terza classe della secondaria quello ostativo raddoppia, per cui si va da un 20% in nella primaria fino ad uno studente su 2 nelle medie, e chi si sente sicuro ha risultati migliori.

Carmelina Maurizio

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