Quello che è stato soprannominato Decreto riaperture, di fatto il Decreto n. 52 del 22 aprile, è già in Gazzetta Ufficiale (n. 96 del 22 aprile 2021). Cosa dispone per le scuole in zona rossa?
In zona rossa in tutti i gradi di scuola dall’infanzia alla scuola secondaria di primo grado, gli alunni frequentano regolarmente in presenza. Solo le superiori vanno parzialmente in DaD, con una percentuale che oscilla tra il 50% e il 75% di ragazzi in presenza.
Anche in zona rossa resta sempre garantita la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, garantendo comunque il collegamento telematico con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata.
Dal 26 aprile 2021 e fino alla conclusione dell’anno scolastico 2020-2021, le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica, affinché, nella zona rossa, sia garantita l’attività didattica in presenza ad almeno il 50 per cento e fino a un massimo del 75 per cento, della popolazione studentesca e, nelle zone gialla e arancione, ad almeno il 70 per cento e fino al 100 per cento della popolazione studentesca. La restante parte della popolazione studentesca delle superiori si avvale della didattica a distanza.
Chi sono, di fatto, le scuole che restano in DaD? Dalle ultime informazioni che arrivano dalla cabina di regia, solo la Sardegna dovrebbe andare in rosso, come riferiamo in un pezzo precedente.
Tuttavia, la DaD riguarderà anche territori che localmente mostrassero focolai da Covid-19, dunque anche lì verranno attuate le stesse disposizioni previste per le scuole di regione identificata come zona rossa.
Da lunedì 26 aprile, quindi, 7,6 milioni di alunni saranno in classe – circa il 90% – il restante 10% in DaD. Il numero degli alunni in classe potrebbe oscillare complessivamente – secondo le stime di Tuttoscuola – tra 7.611.372 e 8.506.765, cioè tra l’89,5% e il 100% dell’intera popolazione scolastica delle scuole statali e paritarie.
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