Attualità

Decreto salva-infrazioni diventa legge: dalla carta docente anche ai supplenti alla ricostruzione di carriera, cosa cambia?

È stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la legge 10 agosto 2023, n. 103, che converte con modifiche il Decreto-Legge n. 69/2023 (cosiddetto “salva infrazioni”) contenente “Disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi derivanti da atti dell’Unione europea e da procedure di infrazione pendenti nei confronti dell’Italia”. Il provvedimento è entrato in vigore ieri, 11 agosto.

Come abbiamo scritto, nella giornata del 2 agosto la Camera dei deputati aveva approvato in via definitiva la conversione in legge del decreto. La legge introduce alcune novità di grande interesse per il mondo della scuola.

Novità nella ricostruzione di carriera

L’articolo 14 prevede modifiche in materia di ricostruzione della carriera del personale della scuola. Per quanto concerne i docenti cambiano le regole per il calcolo del periodo di pre-ruolo utile: attualmente vengono considerati per intero i primi 4 anni; gli anni rimanenti vengono valutati per 2 terzi, mentre il terzo che residua conta solamente ai fini economici. Questa legge fa cadere i 180 giorni che fanno scattare l’anno completo e introduce l’effettivo numero di giorni svolti.

Con la nuova norma il servizio pre-ruolo sarà così calcolato per intero ma limitatamente ai periodi effettivamente lavorati. In proposito Uil Scuola ha fatto osservare che con questa modalità di calcolo molti docenti, soprattutto quelli assunti più recentemente, subiranno un danno di non poco conto.

Carta del docente anche a supplenti annuali

L’articolo 15 stabilisce che la Carta del docente va attribuita anche al personale docente assunto con contratto di supplenza annuale fino al 31 agosto su posto vacante e disponibile. Anche in questo caso ci sono da tempo proteste perché la disposizione escluderebbe i supplenti fino al termine delle lezioni o fino al 30 giugno.

Per poter ottenere la carta del docente, i supplenti annuali del 2022/23 dovranno però attendere ancora che il Ministero fornisca disposizioni applicative.


Redazione

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