“Molte parole ma poca sostanza”. Così la Gilda degli Insegnanti giudica il Def, Documento di economia e finanza approvato ieri dal Consiglio dei Ministri, nella parte riguardante la scuola. “Nulla dice – spiega Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda – sugli stanziamenti per l’istruzione. Nessun accenno anche ai fondi necessari per la ‘revisione, in ottica di valorizzazione del merito, del contratto degli insegnanti e del loro metodo di reclutamento’. Resta da capire quanto voglia investire il Governo su questo fronte, a meno che – prosegue Di Meglio – l’intenzione sia quella di fare il gioco delle tre carte, utilizzando le modeste risorse riservate agli scatti di anzianità per finanziare il merito”. “Se il Governo ha intenzione di sedersi al tavolo dell’Aran per ridiscutere soltanto la parte normativa del contratto lasciando invariata quella economica, – chiude il coordinatore nazionale – la Gilda si opporrà. Gli stipendi degli insegnanti italiani sono stati erosi dall’inflazione e, con le retribuzioni bloccate agli attuali livelli, i docenti rischiano la proletarizzazione”.
La recente decisione della Corte di Cassazione, dello scorso 24 marzo 2024, ha stabilito che…
Il 2021 ha visto il dilagare di indignazione di fronte alla foto dei banchi a…
Sui social sta diventando virale un post, pubblicato su X, in cui Stella Cardone, giovane…
A livello globale l'integrazione dei soggetti più deboli, siano questi provenienti da situazioni socio-economiche non…
La relazione tra docenti e alunni è fondamentale per favorire un ambiente educativo positivo e…
Si avvicina il concerto dell’Orchestra Ravvicinata del Terzo Tipo, che sis volgerà a Roma mercoledì…