Quando si tratta di decidere sulla questione del dimensionamento scolastico di una provincia, la partita diventa complicata e spesso la politica agisce da sola senza sentire le parti sociali.
IL CASO DEL DIMESIONAMENTO SCOLASTICO DELLA CITTA’ METROPOLITANA DI REGGIO CALABRIA
Nella provincia di Reggio Calabria è stato elaborato un piano di dimensionamento scolastico senza ascoltare le parti sociali e senza nemmeno fare un’informativa di tale proposta di dimensionamento ai sindacati della scuola. Un atteggiamento che ricalca le orme di quella politica governativa che ha prodotto leggi di riforma della scuola senza il confronto con i sindacati. Anche in altre province della Calabria e più in generale del sud Italia, i piani di dimensionamento scolastici vengono elaborati senza il giusto confronto con i sindacati del settore.
RISPOSTA SINDACALE AL DIMENSIONAMENTO COATTO
La Flc Cgil, unitariamente alla Cisl Scuola, Snals e Gilda insegnanti della provincia di Reggio Calabria hanno scritto un comunicato stampa in risposta al dimensionamento scolastico, che è stato imposto d’autorità dalla Città Metropolitana.
“ Comunicato Sindacato, firmatarie del presente documento, venute a conoscenza, attraverso canali ufficiosi, della proposta di un piano di dimensionamento scolastico che le Istituzioni stanno per approvare per la provincia di Reggio Calabria, rappresentano il loro rammarico per la mancata condivisione delle scelte. La mancata informativa alle OO.SS. di categoria, infatti, oltre a rappresentare un disconoscimento del ruolo del sindacato, costituisce altresì un vulnus democratico.
La scelta operata di favorire percorsi “veloci” senza confronto con il sindacato, ha come costo da pagare la perdita del “capitale sociale” connesso con l’esistenza del “livello intermedio” da noi rappresentato.
Le scriventi OO.SS. rappresentano infatti, moltissimi lavoratori del mondo della scuola, per cui la mancata condivisione con il sindacato si traduce in una non considerazione delle istanze dei lavoratori.
Prendendo atto dunque, che la nostra collaborazione, è stata ritenuta inutile, verificheremo il piano di dimensionamento che verrà approvato e considereremo tutte le azioni necessarie per la tutela delle istituzioni scolastiche della nostra Provincia”
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