Precari

Diplomati magistrale, Bussetti non andrà contro i giudici: le sentenze si rispettano, ma…

Sul nodo da sciogliere dei maestri con diploma magistrale, è perentorio il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti: illustrando in Senato le linee guida del suo dicastero, con a fianco il presidente della VII commissione di Palazzo Madama, Mario Pittoni, anche lui leghista, il titolare del Miur ha detto che “le sentenze pronunciate in nome del Popolo italiano vadano rispettate senza eccezioni”: il riferimento di Busssetti, è chiaro, va all’adunanza plenaria del Consiglio di Stato del 20 dicembre 2017, e forse non è un caso che arriva nel giorno del rinvio delle decisioni di merito da parte del Tar laziale.

I precari vanno però assunti

“E’ però, altrettanto vero – ha aggiunto Bussetti – che l’eccessiva precarizzazione e la continua frustrazione delle aspettative dei nostri insegnanti, rappresentano temi delicati che meritano di essere affrontati per un reale rilancio della nostra scuola”.

Quindi, è chiaro che l’esecuzione della sentenza non si discute. Però, è sempre più evidente che entro i prossimi quattro mesi il Miur, attraverso il Governo, troverà il modo di costruire una strada alternativa per mantenere nella scuola i diplomati magistrale a condizioni analoghe alle attuali, senza costringerli all’umiliazione, oltre che ai pericoli, della seconda fascia d’istituto.

Confermata la nuova revisione del reclutamento: si va verso la regionalizzazione

A proposito delle nuove modalità di scegliere e formare nuovi docenti, Bussetti ha detto che è “necessario pensare ad una revisione del sistema di reclutamento dei docenti, per garantire da un lato il superamento delle criticità e dall’altro un efficace sistema di formazione”.

“Occorrerà riflettere su nuovi strumenti che tengano conto del legame dei docenti con il loro territorio, affrontando all’origine il problema dei trasferimenti, ormai a livelli non ulteriormente accettabili, che non consentono – ha concluso il ministro – un’adeguata continuità didattica a detrimento della formazione dei nostri ragazzi”.

È sempre più evidente, su questo aspetto, che Bussetti intenda spingere sull’acceleratore per introdurre quella regionalizzazione dei concorsi, con tanto di domicilio professionale, che la Lega e il responsabile Scuola, il senatore Mario Pittoni, caldeggiano da tempo.

 

Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Elezioni CSPI: secondo Unicobas un’occasione importante per riaprire il dibattito sul tema della rappresentatività dei sindacati

A pochi giorni dalla data del 7 maggio, quando nelle scuole si voterà per rinnovare…

04/05/2024

Niente ‘gita’ chi ha una brutta pagella pure se disabile o bes, Valditara critico: il merito non è la media aritmetica dei voti

Anche il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, boccia sonoramente la decisione presa dal…

04/05/2024

Edilizia scolastica, un tema trascurato; ma senza spazi adeguati è impossibile fare “didattica attiva”

Fra le molteplici segnalazioni dei lettori che hanno partecipato alla nostra iniziativa “Dillo al Ministro”…

04/05/2024

“Cred’io ch’ei credette ch’io credesse”. Elogio del congiuntivo e del pensiero critico

Nelle ultime settimane è tornata in primo piano con grande eco social, la mai sopita…

04/05/2024

Il solito “falso mito” delle scuole speciali: Ora basta!

Alle recenti roboanti dichiarazioni dell’editorialista Galli della Loggia sulle scuole speciali hanno fatto eco in…

04/05/2024

Una classe di Torino visita una radio per terminare un podcast: esclusi 7 alunni con la media sotto l’8! Proteste: questo è il merito?

Social e nuove tecnologie sono sempre più presenti nella vita dei giovani. Anche a scuola.…

04/05/2024