Nelle giornate di permesso elettorale il dipendente che opera nel seggio non è tenuto a prestare servizio a scuola. Vale anche la regola del recupero compensativo della domenica.
É periodo di elezioni europee per rinnovare i rappresentanti il Parlamento di Bruxelles. Le elezioni si svolgeranno domenica 26 maggio 2019, ma i seggi si costituiranno dal 23 al 27 maggio. Tra i presidenti e segretari di seggio, ma anche tra gli scrutatori e i rappresentanti di lista, ci saranno anche insegnanti e personale amministrativo.
Bisogna sapere che le norme per il personale scolastico impegnato nelle operazioni di voto a qualsiasi titolo, si trovano nell’art. 119 del T.U. n. 361/57, modificato dalla legge n. 53/90, e nell’art. 1 della Legge 29/1/1992, n. 69. Ai sensi delle norme su citate esiste il beneficio di assentarsi dal servizio scolastico per tutto il periodo corrispondente alla durata delle operazioni di voto e di scrutinio. L’assenza è considerata attività lavorativa a tutti gli effetti ed è garantita per le intere giornate di costituzione dei seggi.
È utile sapere che tali norme sono da applicarsi sia al personale che ha un contratto a tempo indeterminato e sia a coloro che si trovano assunti a tempo determinato. Ci risulta che alcuni dirigenti scolastici obbligano al servizio, nel giorno di non apertura del seggio, i docenti che si trovano di fatto in permesso elettorale, ma questo non è assolutamente legittimo anche se il seggio si costituisse il pomeriggio e il docente fosse impegnato a scuola la mattina.
Ai sensi dell’art.119 della legge 361/1957, l’attività prestata presso i seggi è equiparata a tutti gli effetti all’attività lavorativa, e per cui non è consentito richiedere prestazioni lavorative nei giorni coincidenti con le operazioni elettorali, anche se eventuali obblighi di servizio fossero collocati in orario diverso da quello di impegno ai seggi.
I componenti del seggio elettorale o i rappresentanti di lista, hanno anche diritto al recupero compensativo delle giornate non lavorative di impegno ai seggi. Nell’esempio di questa tornata elettorale il 26 maggio è domenica e quindi questa giornata non lavorativa va recuperata da parte del lavoratore, assentandosi un giorno infrasettimanale da concordare con il datore di lavoro, in rapporto anche alle esigenze di servizio. Non è possibile invece recuperare la giornata libera. È utile sapere che se il sabato la scuola è chiusa, tale giornata è da considerarsi una giornata non lavorativa e quindi può essere compensata.
"Arte e musica possono avere sempre più spazio nei nostri programmi scolastici, per questo ho…
Qualora il personale ATA interessato rinunci all’incarico relativo all'organico aggiuntivo Pnrr e Agenda Sud, resta…
Gli alunni distratti possono rappresentare una sfida per gli insegnanti in classe. Spesso sono facilmente distratti da stimoli…
Nell’appuntamento di oggi con la rubrica di consulenza scolastica, il prof. Lucio Ficara risponde ad alcune domande sul concorso…
Si parla ancora di educazione sessuale a scuola, ma stavolta in relazione ad un caso…
Domenica scorsa, 28 aprile, un docente di diritto di un liceo di Bologna, da 22…