Docenti delle GaE preoccupati per gli emendamenti alla Legge di Stabilità

Gentile onorevole e prof.ssa, Milena Santerini, in merito agli emendamenti sulle immissioni in ruolo, 3.51 e, soprattutto, 3.52 da lei presentati assieme a qualche collega della Camera nella Legge di Stabilità , vorremmo dirle con tutta franchezza e con il dovuto rispetto che abbiamo le scatole piene a causa di continui paletti normativi caleidoscopici e pseudo didattici, arzigogolati qua e là in Parlamento per farci esaurire psicofisicamente.

Le ricordiamo, stufi oramai a ripeterci da anni con le stesse argomentazioni, che gli insegnanti delle GaE sono già iperformati e “vantano” abilitazioni, master, corsi di perfezionamento, pubblicazioni e soprattutto anni di insegnamento, pertanto rientrano appieno nella sfera professionale del docente farcito, secondo il linguaggio tecno-didattico, di metacompetenze e di metaconoscenze. 

Stante questa la realtà prima di agire, occorre anzi tutto che si impari almeno a riconoscere i problemi degli insegnanti e in senso più largo dei contenuti dell’insegnamento, mettendo a fuoco le necessità da un lato, ed un equo criterio qualitativo dall’altro, tra l’altro ricavabili anche fra realtà docenziali di ruolo, nelle quali si possono addirittura rinvenire, a titolo esemplificativo, docenti privi di una sacrosanta laurea e che insegnano da decenni (costoro facenti parte del mercato politico e sindacale “delle vacche grasse” passarono ex-abrupto di ruolo negli anni ’70-’80).

Su tale guasto e su tanti altri, abbiate il coraggio di affrontarli, piuttosto che massacrare puntualmente coloro che possono gloriare se non altro una certificata preparazione contenutistico- disciplinare. Proprio in conseguenza di queste storture evidenti e di gravi lacune tra docenti di ruolo e docenti precari, che unite a parametri di giudizio e di condotta che continuano a tagliare e squartare sempre la medesima parte di carne viva, che chiediamo a gran voce di porre fine a questo becero doppio pesismo e doppio fondo!

A termine, come docenti precari e fiduciosi in questo governo, ci viene da pensare sui motivi di questi emendamenti, i quali , auspichiamo non siano di accomodamento per l’Ente di turno che vuole guadagnare per l’ennesima sulle nostre spalle. Pertanto chiediamo pacatamente all’onorevole Santerini, chi non possiede i suddetti titoli, l’ aggiornamento coatto da chi verrà pagato ? E in particolar modo, se qualcuno/a di noi non ha denaro nemmeno per piangere, cosa fate gli/le impedite l’assunzione in ruolo?

I lettori ci scrivono

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