Ma nell’ordinamento italiano niente di tutto questo è previsto. Tuttavia la sentenza si concentra sui posti del tutto privi di titolare, mentre permette i rinnovi quando il titolare è in congedo (per maternità, malattia, ragioni sindacali eccetera), e quindi dovrebbe riguardare circa 35mila posti.
I sindacati, però, rilanciano sulla “stabilizzazione di 250mila precari” ed evocano “rimborsi per 2 miliardi di euro”.
Secondo anche Il Sole 24, così come è stato scritto in questo portale, i primi effetti della sentenza saranno la ripartenza del contenzioso già in atto, perché a tradurre in decisioni le indicazioni europee dovranno essere i giudici di merito, mentre la Consulta è chiamata a decidere quali sono le regole da cancellare dal nostro ordinamento: ma, numeri alla mano, è più che probabile anche una nuova ondata di ricorsi.
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