Attualità

Ecco il cyber-preside e i bidelli robot. In arrivo il riconoscimento facciale

L’immaginazione al potere? La fantasia che diventa realtà? Forse ci siamo già, almeno a giudicare da quanto arriva dall’Inghilterra dove nel prestigioso istituto privato di Cottesmore, nel Sussex è arrivato il cyber preside che parla, sorride e risponde perfettamente alle richieste dei docenti, soprattutto per l’organizzazione della scuola. 

Si chiama è Abigail Bailey, un avatar creato dall’intelligenza artificiale, nelle sembianze di una bella vicepreside che dirige l’Istituto privato inglese, istruito dall’IA e che ha pure capacità simili a quelle di ChatGPT essendo stato dotato di competenze avanzate nell’ambito dell’apprendimento automatico e della gestione del processo educativo. 

Abigail Bailey ha assunto così un ruolo molto importante, dal momento che ricopre quello di assistente del dirigente, occupandosi soprattutto di aiutare il personale nell’organizzazione quotidiana delle lezioni e, secondo quanto riportato dal Messaggero che riprende un articolo del Daily Mail, di fornire assistenza agli studenti con disturbi dell’attenzione.
Secondo l’istituto di Cottesmore, la presenza di un cyber assistente starebbe semplificando la vita quotidiana della scuola, garantendo risposte immediate e chiare. 

Secondo quanto riporta ancora Il Messaggero, avere un vicepreside robot è idea antica di questa scuola dove fu espletato un primo esperimento con un professore robot, Jamie Rainer, esperto dell’attività fisica insegnata ai ragazzi.

Pare infine che questo istituto inglese stia investendo su tali  prodotti della tecnologia a cui crede molto e con l’obiettivo di ccompagnare sia i docenti sia gli studenti verso la nuova frontiera, anche se si fa pure sapere di non voler abbandonare affatto l’educazione tradizionale con un docente in carne ed ossa.

In Italia non se ne parla, fortunatamente, anche se stanno arrivando i fondi del Pnrr legati soprattutto all’innovazione e alla promozione di corsi di formazione sulle nuove tecnologie, mentre ci sarebbero scuole superiori che utilizzano i robot programmati in base alle necessità e alle richieste del personale. 

Ma si starebbe pure pensando all’utilizzo del riconoscimento facciale per controllare il flusso delle persone ai fini della sicurezza entrando a scuola o per ridurre il tempo destinato all’appello.

Pasquale Almirante

Articoli recenti

Pnrr Istruzione, finora scuole e docenti non hanno avuto soldi e benefici previsti: la denuncia delle fondazioni Agnelli e Astrid

I soldi del Pnrr effettivamente spesi per migliorare la scuola italiana sono meno di quelli…

15/05/2024

Valditara: sospendere lo studente per farlo giocare alla playstation 15 giorni non ha senso, mandiamolo in ospedale o con gli anziani

"Non ha senso la sospensione come è intesa oggi, perché se sospendo 15 giorni un…

14/05/2024

Robotica educativa: di cosa si tratta? Un laboratorio per creare un aiutante digitale in poche efficaci mosse

La robotica educativa è un campo che utilizza robot e attività correlate per promuovere l'apprendimento…

14/05/2024

Gps 2024/26, inserimento pettine per gli abilitati all’estero, SNALS: “Occorre evitare conflitti tra i precari”

A seguito delle novità introdotte nell'OM per le GPS 2024-26, lo Snals Confsal in una…

14/05/2024

Docenti sospesi fino dieci giorni dagli stessi dirigenti? Flc Cgil contro Aran: disparità di trattamento rispetto a PA

Oggi, 14 maggio, si è svolto l’incontro tra Aran e sindacati per discutere delle infrazioni disciplinari…

14/05/2024

Chatgpt 4o, online la versione gratuita. Ora tocca al mondo dell’educazione e degli insegnanti chiarire il proprio ruolo

Ieri (13 maggio) Open AI ha presentato dGPT-4o, una versione migliorata del modello Gpt-4 che…

14/05/2024