Egregio Premier Matteo Renzi,
Sono Claudia Di Pietro, insegnante marchigiana, abilitata con Diploma Pedagogico ante 2002,sono laureata in Psicologia con successivi master e diplomi di specializzazione per l’insegnamento.
Sto studiando da anni, tra corsi e concorsi, da sempre precaria. In questi ultimi mesi si sta discutendo molto sul concorso (ormai alle porte), sulla legge 107, sulle abilitazioni.
Proprio per questo Le scrivo, per farle una proposta per ridare u po’ di ordine.
Alla luce della vittoria di centinaia di ricorrenti Diplomati magistrale anche 2001/2002, entrati in Gae, alcuni già di ruolo, le chiedo di non ignorare questo diritto che spetta a tutti coloro che hanno lo stesso titolo, e che magari stanno spendendo soldi per avere (a fortuna, perché ogni giudice decide come meglio crede) il riconoscimento di un diritto.
La scuola è fatta dagli insegnanti, non può fare tabula rasa. Riconosca il diritto di entrare in GAE anche a chi non ha avuto la fortuna di avere un giudice o sindacato in gamba, è un nostro diritto.
LA MIA PROPOSTA
Richieda a tutti i diplomati Magistrale ante 2001/2002 (attualmente in Gi 1° e 2° fascia, e che stanno facendo ricorso,e quindi motivati ancora di più a poter lavorare a scuola), una volta entrati in Gae, di conseguire la Laurea in Scienze della formazione, con riconoscimento di crediti per chi ha anni di lavoro precario o per chi ha già una laurea, in questo modo saremmo tutti in linea con la formazione richiesta ma allo stesso tempo avremmo la prospettiva di continuare a lavorare con i bambini aspettando il nostro turno per entrare di ruolo, per poi affrontare anche la prova di un anno. Non solo, sarebbe buona cosa anche per le università.
Nonostante gli anni di studio, io sarei disposta a fare questo, vedendomi però riconosciuto il diritto delle Gae.
Spero possa aver modo di leggere la mia proposta, Lei o chi per Lei.
La ringrazio molto.
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