Edilizia scolastica: PD soddisfatto del piano Renzi

Non è una bella giornata quella della Conferenza nazionale del PD sull’edilizia scolastica. 
E’ di poche ore prima, infatti, la notizia dell’ennesimo crollo di un soffitto in una scuola: questa volta accade a Cinisello Balsamo, per fortuna la studentessa è stata ferita in modo non grave, ma – come spesso si dice in questi casi – “poteva andare assai peggio”.
Parlano tutti del piano nazionale annunciato da Renzi per dire che questa volta non si tratta di un proclama e basta.
”Ci sono gli annunci e ci sono i soldi per realizzare quanto gli annunci proclamano – afferma Umberto D’Ottavio, membro della Commissione Cultura della Camera ed ex assessore all’istruzione della provincia di Torino – Quello del Governo non è un semplice spot ma un investimento importante per il nostro Paese”.
“Ma – avverte ancora D’Ottavio – bisogna snellire le procedure burocratiche” e poi basta con l’idea che bisogna solo riparare e ristrutturare: ”Bisogna pensare anche alla costruzione di nuovi edifici scolastici, in particolare laddove la messa in sicurezza é più costosa”.
Antonio Saitta, presidente dell’Unione delle Province italiane, fornisce qualche dato:“Le Province dispongono di 1.091 progetti volti a riqualificare, modernizzare e ricostruire le scuole superiori di tutta Italia. Sono progetti pronti che potrebbero decollare immediatamente e che possono essere portati a termine in meno di un anno”.
Certo è che per questi mille progetti occorrono quattrini, almeno un miliardo che – stando agli annunci di Renzi – sono già lì, pronti per essere spesi.
La Conferenza nazionale è stata però anche l’occasione per raccogliere le lamentele dei dirigenti scolastici, sempre “sotto pressione” in materia di sicurezza e senza disporre di risorse proprie per intervenire.
E c’è anche chi chiede una modifica sostanziale delle norme contenute nel decreto 81/2008 che continua ad individuare nel dirigente scolastico il datore di lavoro responsabile di tutto.

Reginaldo Palermo

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