La vittoria schiacciante della Lega alle elezioni europee era nell’aria: gli stessi vertici del Carroccio, mentre nella notte tra il 26 e il 27 maggio si confermava l’exploit di voti a favore del partito, erano piuttosto tranquilli e non hanno festeggiato in modo particolare. A rivelarlo è stato il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, durante la trasmissione radiofonica “Un giorno da Pecora”.
Durante la lettura dei primi risultati delle europee, alla chiusura delle urne, il titolare del Miur ha detto che era “insieme a Salvini, Giorgetti, Fontana e Calderoli”.
Poi ha aggiunto: “eravamo presi a vedere l’andamento delle prime proiezioni. Eravamo tutti contenti ma l’atmosfera era tranquilla, di persone soddisfatte. Non ci sono stati né cori né altro”.
Il 28 maggio, al ministro dell’Istruzione sono stati fatti in diretta gli auguri per il 57esimo compleanno.
“Per ora non ho ricevuto regali – ha detto Bussetti rispondendo alle domande – il primo messaggio è arrivato da mia figlia piccola, ma non ho sentito il telefono, dormivo; conto di sentirla appena esce da scuola. Poi è arrivata la telefonata della mia figlia grande. Dal Governo? No, non ho avuto gli auguri di nessuno. E con Salvini non ci siamo ancora sentiti”.
“Il risultato della Lega alle europee è stato vissuto come una festa compleanno?”, gli è stato chiesto. “No assolutamente”, ha replicato l’ex dirigente scolastico lombardo.
I risultati delle elezioni europee 2019 hanno confermato le anticipazioni delle ultime settimane: la Lega è diventato il primo partito, con oltre il 34% di consensi, frutto di più di 9 milioni di voti.
Il Pd è diventato il secondo partito, con circa il 23%, pari a 6 milioni abbondanti di preferenze registrate; il M5S è sceso al poco più del 17%, frutto di circa 4 milioni e mezzo di voti conseguiti; Forza Italia all’8,7% pari a circa 2 milioni e 300 mila voti; Fratelli d’Italia è balzata al 6,5% con oltre 1 milione e 700 mila preferenze.
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