Attualità

Fabrizio De André e le sue periferie esistenziali per Leggere Lib(e)ri

Alcuni testi di Fabrizio De André sono già nelle antologie della letteratura italiana. Si pensi, ad esempio, alla guerra di Piero, diventato ormai un inno pacifista alla stessa stregua del Disertore di Boris Vian. Questa settimana, nella nostra rubrica Leggere lib(e)ri troviamo proprio lui, il grande cantautore genovese, al quale quattordici scrittori italiani hanno dedicato, ciascuno, un racconto che trae spunto dalle sue canzoni. Deandreide diventa, così, l’epica dei figli di un dio minore, l’epica di tutti i disperati e gli emarginati della storia.

Una canzone, un racconto

In questi quattordici brevi racconti ritroviamo Piero il soldato, Bocca di rosa, il secondino Pasquale Cafiero di Don Raffaé, il malato di cuore di, il vecchio professore della Città vecchia e tanti altri esclusi che “anche se non sono gigli sono pur sempre figli, vittime di questo mondo”. I temi sono quelli cari a De André, primo fra tutti l’aspra critica al perbenismo borghese e a tutti i benpensanti ipocriti che praticano “l’etica” dei vizi privati e delle pubbliche virtù, come il vecchio professore della Città vecchia. Ma c’è anche il richiamo alla solidarietà, alla fraternità, alla comprensione per tutti gli sfortunati che vivono ai margini della società. Insomma, tutte le periferie esistenziali trovano con Fabrizio De André uno sguardo benevolo, mai accusatorio.

Tutti temi che ci interpellano

Una vastissima produzione, con tanti album tematici, come lo splendido “Storia di un impiegato”, che si interroga sul senso del maggio francese del Sessantotto. Un tema, questo, di cui si parla poco a scuola con i nostri alunni e che Fabrizio De André potrebbe veicolare con maggiore intensità.

E poi c’è l’antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters che diventa l’album Non al denaro, non all’amore né al cielo. E poi ce ne sono tanti altri, come ad esempio La buona Novella, con uno sguardo carico di tenerezza sui personaggi e le vicende dei Vangeli, soprattutto quelli apocrifi.

L’imbarazzo della scelta per approfondire, attraverso le canzoni di De André, temi che interpellano gli uomini e donne di ogni generazione.

Gabriele Ferrante

Articoli recenti

Carcerati in cattedra per un incontro con gli studenti: buona pratica di cittadinanza ed educazione civica

Nel carcere di Fossombrone, in provincia di Urbino, si è svolto nei giorni scorsi un…

07/05/2024

Tfa sostegno 2024, si parte con infanzia. Domani primaria. Esercitazioni test anni passati

Dal via oggi le preselettive per l'accesso al IX ciclo del percorso di specializzazione per…

07/05/2024

Recite e saggi di fine anno, sì foto e video, ma per i Social serve il consenso. Le indicazioni del Garante

Si sta avvicinado la conclusione dell'anno scolastico, momento in cui in molte scuole si svolgeranno…

07/05/2024

Matematica, insegnata in modo troppo astratto scuola? Perché si dovrebbe adottare un approccio laboratoriale?

Insegnare la matematica in modo concreto anziché astratto è cruciale per favorire una comprensione profonda…

07/05/2024

Premi europei eTwinning 2024, tra i vincitori 12 docenti di 3 scuole italiane

Annunciati i progetti vincitori dei Premi europei eTwinning 2024. Tra i 1284 progetti candidati a…

07/05/2024

Scuola Futura ad Alessandria, Valditara agli studenti: “Rafforziamo studio della musica e creiamo orchestra nazionale dei licei musicali”

Intervenuto nel corso della quarta tappa di Scuola Futura, ad Alessandria, il ministro dell'Istruzione e…

07/05/2024