Faraone: “Grazie al progetto ‘Scuole innovative’ la Buona Scuola prende sempre più forma”

Prende forma il progetto Scuole Innovative: ieri è scaduto il termine entro cui le Regioni potevano inviare al MIUR fino a cinque aree candidate ad ospitare la costruzione di Istituti altamente innovativi. “La Buona Scuola prende sempre più corpo. E lo fa fisicamente. Le regioni ci hanno indicato le aree idonee a ospitare le scuole innovative che la legge 107/2015 finanzia con 300 milioni di euro. Innovazione che non è solo tecnologica. Vogliamo che i nuovi istituti rispondano a un’idea rivoluzionaria di scuola, aperta al territorio e alle esigenze degli studenti. Ma anche declinata al futuro, all’immaginazione e alla scoperta”. Così il Sottosegretario all’Istruzione, Davide Faraone.

“I primi dati che saltano all’occhio – dichiara Laura Galimberti, coordinatrice della Struttura di Missione per l’Edilizia Scolastica della Presidenza del Consiglio dei Ministri – riguardano Lombardia, Emilia Romagna e Lazio: tutte hanno indicato – tra le cinque aree possibili – l’edificazione di due nuove scuole superiori ed il Piemonte si è focalizzato esclusivamente su di esse. Sicilia e Veneto, invece, hanno proposto di costruire cinque scuole a testa tra quelle che rientrano nelle competenze dei Comuni: scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado.

La Liguria prevede un importante intervento per realizzare un istituto di considerevoli dimensioni e l’attenzione della Toscana si è focalizzate sulle scuole primarie”. Da sottolineare anche l’esperienza della Regione Sardegna: grazie all’allineamento tra le politiche regionali e quelle nazionali, le scuole innovative proposte saranno selezionate tra quelle del progetto Iscol@, fiore all’occhiello dell’Amministrazione sarda. “Le manifestazioni di interesse ricevute dimostrano la grande attenzione suscitata da questo concorso soprattutto per i piccoli centri. Abbiamo dato il via ad un grande laboratorio di idee e di sperimentazione, con l’obiettivo di realizzare modelli di edilizia scolastica innovativa che dovranno essere presi in considerazione nella stesura della nuova normativa tecnica che, ad oggi, è ferma al 1975.

Un progetto  – continua Laura Galimberti – di cui parleremo anche il prossimo 20 ottobre alla Casa dell’Architettura di Roma, che è stato già sposato da eccellenze dell’architettura italiana del calibro di Renzo Piano e che consentirà di impreziosire il territorio con veri e propri esempi di edilizia scolastica all’avanguardia. Per la prima volta in Italia avremo istituti che coniugano sicurezza ed efficienza dell’immobile con soluzioni architettoniche all’avanguardia nell’estetica, nella funzionalità e nella creazione di spazi studiati per una didattica moderna, allineandoci con le buone pratiche degli altri Paesi europei che da anni propongono concorsi di idee per le nuove scuole”.  

Redazione

Articoli recenti

Sempre più coding nelle scuole, ecco i benefici per i ragazzi

Lo studio del coding è sempre più importante nelle scuole perché sviluppa la capacità di…

29/04/2024

Scuola in carcere: perché votare la lista COBAS SCUOLA alle elezioni CSPI del 7 maggio

Il CESP, associazione culturale fondata dai COBAS nel 1999, ha dato vita, nel 2012, alla La…

29/04/2024

Vannacci classi separate, Bebe Vio: “Mi sembra senza senso. I docenti di sostegno sono utili anche chi non ha disabilità”

In questi giorni l'opinione pubblica si sta concentrando sulle recenti esternazioni del generale Roberto Vannacci,…

29/04/2024

L’I.A. che potrebbe cambiare la scuola: ecco la maestra Genia

Si chiama maestra Genia e sarebbe nata da un comando che gli sviluppatori hanno impresso all’intelligenza…

29/04/2024

Lavoro estivo per studenti: ok del ministero del lavoro

"Legacoop Romagna accoglie con favore la possibilità che gli studenti minorenni delle superiori siano impiegati…

29/04/2024

Una spending review sull’Istruzione? Per Anief è inaccettabile

Sulla base delle dichiarazioni del Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti che ha richiesto a tutti i ministeri di…

29/04/2024