Categorie: Politica scolastica

Fedeli: il 1° settembre tutti i docenti in cattedra per l’inizio delle lezioni

Nel suo intervento alla Camera per esporre le linee programmatiche del suo dicastero, il ministro Fedeli dice chiaramente che vuole evitare le incertezze croniche tipiche di ogni inizio anno scolatico.

“Fermamente intenzionata a far sì che il prossimo anno scolastico si apra in maniera regolare e ordinata, con tutti i docenti in cattedra sin dall’inizio delle lezioni, dichiara la neo ministra dell’Istruzione che, come riporta il Corriere della Sera, dopo il caos successo all’inizio dello scorso anno scolastico, mette le mani avanti.

Fedeli ha rimarcato il concetto che “il Miur da dicembre è intensamente impegnato per assicurare che tutte le attività propedeutiche all’avvio dell’anno scolastico siano realizzate con circa un mese di anticipo rispetto alla prassi”, parole che si spera siano accompagnate ai fatti tesi ad evitare i soliti spostamenti vari delle prime settimane di settembre, se non ad autunno inoltrato.

Come abbiamo riportato in precedenza, fra i vari correttivi pensati per riequilibrare il nuovo anno scolastico ci sarebbe quello dell’assegnazione provvisoria, che per il ministro sarà riservata “ai docenti che ne abbiano particolare necessità per la loro situazione personale e familiare e che abbiano superato il periodo di prova“.

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Non è assolutamente casuale questa “dichiarazione di guerra” alle assegnazioni provvisorie facili, dato il numero spropositato di domande dell’ultimo anno, di cui però ne hanno beneficiato abbondantemente tutti i docenti per evitare i trasferimenti forzati pilotati dall’algoritmo “impazzito” del Miur.

Certo, con il nuovo contratto di mobilità ancora non definito, le intenzioni del ministro al momento restano solo in potenza, se consideriamo anche che, a prescindere dall’esito dei trasferimenti, molte graduatorie di merito dell’ultimo concorso docenti di infanzia e primaria non sono ancora state ancora pubblicate. 
Quindi saranno decisive le prossime settimane e sperare che le parole del ministro Fedeli si trasformino in realtà.

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Fabrizio De Angelis

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