Politica scolastica

Flc-Cgil Sicilia: il piano di distribuzione dei fondi sulla dispersione scolastica va rimodulato

Continuano le prese di posizione contro la distribuzione dei fondi da parte del Ministero per contrastare la dispersione scolastica. Oltre a non esserci uniformità, sembra che i fondi vengano distribuiti senza tenere conto delle reali esigenze del territorio e senza un criterio adeguato a parametri didattici condivisi.

Anche da qui la denuncia congiunta  dei segretari della Flc e della Cgil della Sicilia, Adriano Rizza e Francesco Lucchesi  che definiscono “una beffa” quanto sta accadendo. 
Solo un terzo delle scuole siciliane infatti, secondo i due segretari, ha ricevuto i contributi della prima tranche dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) stanziati dal governo per il contrasto alla dispersione scolastica. E tra queste “non ci sono molti istituti che operano in contesti difficili, dove l’indice di dispersione scolastica è più alto della media nazionale”. 

Tra le “anomalie” nella distribuzione, il sindacato segnala “la prevalenza delle scuole secondarie rispetto agli istituti comprensivi, l’esclusione totale dei circoli didattici e dei Centri provinciali istruzione adulti (Cpia)”. 

Rizza e Lucchesi contestano “il criterio adottato per la ripartizione dei fondi, ovvero quello della ‘dispersione implicita’ che prende in considerazione i dati rilevati dall’ Invalsi (l’stituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione) nelle prove di italiano e matematica. Tali indicatori – sottolineano Rizza e Lucchesi – non bastano a definire una mappa delle esigenze reali che hanno le scuole, per affrontare in modo appropriato il fenomeno della dispersione”. 

“Ancora una volta – rilevano i segretari di Flc e Cgil – l’esecutivo ha deciso di procedere con decreto, senza alcun confronto con le parti sociali e con le Regioni e senza alcuna informativa alle organizzazioni sindacali”. Flc e Cgil chiedono quindi la rimodulazione della distribuzione delle risorse e stanno mettendo in campo per questo obiettivo varie iniziative a livello nazionale. 

“In Sicilia – fanno sapere Rizza e Lucchesi – chiederemo nelle prossime ore incontri a livello territoriale con le prefetture per denunciare quanto sopra, affinché le nostre rivendicazioni vengano trasmesse al governo nazionale”.

Pasquale Almirante

Articoli recenti

Valditara: più arte e musica nei programmi scolastici già dalla primaria, così diverse abilità e talenti che ogni alunno ha dentro sé esploderanno

"Arte e musica possono avere sempre più spazio nei nostri programmi scolastici, per questo ho…

02/05/2024

Organico aggiuntivo ATA Pnrr e Agenda Sud, se c’è rinuncia all’incarico la scuola può scorrere la graduatoria d’istituto

Qualora il personale ATA interessato rinunci all’incarico relativo all'organico aggiuntivo Pnrr e Agenda Sud, resta…

02/05/2024

Alunni distratti e svogliati, il docente non può fare miracoli ma può modellare la didattica in base ai problemi della classe

Gli alunni distratti possono rappresentare una sfida per gli insegnanti in classe. Spesso sono facilmente distratti da stimoli…

02/05/2024

Ata 24 mesi e proroga collaboratori scolastici PNRR e Agenda Sud: facciamo chiarezza

Nell’appuntamento di oggi con la rubrica di consulenza scolastica, il prof. Lucio Ficara risponde ad alcune domande sul concorso…

02/05/2024

Insulti volgari tra alunni, la supplente li usa come spunto e parla di sessualità in aula: licenziata, comportamento inappropriato

Si parla ancora di educazione sessuale a scuola, ma stavolta in relazione ad un caso…

02/05/2024

Che Tempo Che Fa, ospite prof assente da mesi scuola per infortunio. La replica: “Nel tempo libero faccio ciò che mi pare”

Domenica scorsa, 28 aprile, un docente di diritto di un liceo di Bologna, da 22…

02/05/2024