Si torna a parlare di scuola, istruzione e lavoro, un trinomio che in questi ultimi anni post pandemia è alla ribalda dell’opinione pubblica. A fare una riflessione sul mondo del lavoro connesso all’istruzione è il giornalista Giovanni Floris che, intervenuto nella trasmissione In Altre Parole – Domenica di La7 con Massimo Gramellini, è stato molto duro contro l’intervento delle aziende sulle materie di studio.
Il giornalista ha affermato: “Se tu fai in modo che lo studio, la lettura e la scuola siano finalizzate a un lavoro, tu gli stai tagliando la testa alle persone. Tempo fa una confindustria, penso di Cuneo, mandò una lettera alle famiglie dell’area dicendo ‘guardate non studiate cose inutili, studiate queste materie perché qua si lavora su questo’. Tu in pratica hai tolto allo studio e alla scuola la possibilità di far cambiare vita alle persone. La scuola ti insegna a vivere e se vivi bene trovi il lavoro che ti piace, ma se tu studi per trovare lavoro hai tradito la fiducia che i tuoi nonni davano nello studio. Perché stai dicendo io studio per rimanere qua dove sono, per essere quello che sono, per non aggiungere nulla alla società che qui in questa provincia offre questo. Chi sono io per cambiare la provincia dove mi trovo? Figuriamoci per cambiare il mondo…”
Ecco lo stralcio dell’intervento video.
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