Tre miliardi di euro da spendere in sette anni per le politiche legate all’istruzione a cui si aggiungono i 16 miliardi previsti da ‘La Buona Scuola’
E’ quanto prevede il Programma operativo nazionale (Pon) 2014-2020 “Per la scuola. Competenze e ambienti per l’apprendimento”, presentato oggi al Ministero dell’Istruzione dal ministro Stefania Giannini.
Il 70% dei fondi Pon viene dal Fondo sociale europeo (Fse) ed è quindi destinato all’istruzione e alla formazione; il restante 30% arriva invece dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (Fesr) e sarà dedicato ai miglioramenti infrastrutturali e edili.
Ai fondi potranno accedere tutte le Regioni italiane (una novità rispetto al Pon 2007-2013 rivolto solo a Campania, Sicilia, Calabria e Puglia), anche se i fondi saranno suddivisi per macroaree: 2,1 miliardi alle regioni del Sud (Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia), 193 milioni a quelle “in transizione” (Abruzzo, Molise e Sardegna), 714 milioni alle restanti più sviluppate. In totale saranno coinvolte 8.730 scuole, 3 milioni di studenti, 250.000 tra docenti e personale Ata e 200.000 adulti.
“Il nuovo Programma operativo nazionale 2014-2020 sarà l’acceleratore di tutte le politiche educative del nostro Paese. Ai 3 miliardi previsti dal Pon si aggiungono infatti i 16 miliardi previsti dalla legge sulla ‘Buona scuola’: sono 19 miliardi in più in sette anni per fare politiche efficaci e efficienti e per allinearci sempre piu’ alle politiche internazionali. I numeri sono importanti e li dobbiamo assumere come un indicatore di responsabilità politica e amministrativa”, ha detto il ministro, spiegando che “in Italia stiamo adottando la politica OODA, osservare, orientarsi, decidere e agire e con il Pon, oltre all’efficienza amministrativa, puntiamo all’efficacia, con obiettivi chiari e coerenti con quelli della Buona scuola: migliorare l’apprendimento degli studenti e le differenti modalità con cui si insegna, rinforzare le competenze scientifiche e linguistiche, sviluppare le competenze trasversali dei giovani per il lavoro in gruppo, migliorare le strutture edilizie, l’arredamento, gli ambienti delle classi e gli spazi di apprendimento, partecipare alla formazione attiva e permanente, aprire le scuole più a lungo”.
“Un altro punto fondamentale dell’agenda educativa sara’ il Piano nazionale dell’educazione digitale”, che sara’ presentato martedì prossimo: “Nella legge abbiamo messo 100 milioni l’anno per la digitalizzazione della scuola, che verranno corredati con 1 miliardo di euro in sette anni dai Fondi europei”, ha concluso Giannini.
Grazie a una formazione mirata, i docenti possono apprendere strategie didattiche efficaci per supportare gli…
Riportiamo di seguito la posizione della Flc Cgil su un aspetto che riguarda il nuovo…
Molti studenti incontrano difficoltà nell'apprendimento della geometria. Una delle cause potrebbe essere la mancanza di…
Qualche tempo fa abbiamo parlato della lezione all'università Bocconi della beauty influencer 28enne Giulia De…
Il panorama dei percorsi abilitanti per l'insegnamento si prepara ad accogliere importanti novità, delineate dal…
Il passaggio del Giro d’Italia da Finale Ligure potrebbe provocare influire sulla partecipazione al voto…