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Gilda Calabria, ecco i primi passi da fare per i docenti neoassunti

Abbiamo raccolto le dichiarazioni di un esponente sindacale della Gilda insegnanti nazionale, il Coordinatore della Gilda Unams Calabria Nino Tindiglia, riguardo i docenti neoassunti a partire dal 1° settembre 2019.

Dichiarazioni di Tindiglia (Gilda Calabria)

Proseguono le immissioni in ruolo presso l’ATP di Catanzaro, in questi giorni sono convocati da GAE tutti i candidati collocati in posizione utile per firmare la proposta di assunzione in molti casi attesa da anni e per aver assegnata la scuola di titolarità da parte di coloro che hanno ricevuto la nomina da GM.Quale novità?

Finalmente i lavori si svolgono in un locale climatizzato e accogliente messo a disposizione dalla DS dell’ITE Pacioli – Grimaldi di Catanzaro Lido. Grazie allo stacanovismo come sempre degli impiegati ed al locale dal clima accogliente i lavori si stanno svolgendo pacatamente e senza ritardi e con soddisfazione dei colleghi che spesso sono accontentati anche nella sede vicino il luogo di residenza, ma si rammenta che essere assunti in provincia è già di per sé molto favorevole rispetto a chi si è dovuto accontentare di una sede in altra provincia, in questa fase diventa importante aver raggiunto il ruolo. Dopo questo anno di prova i colleghi saranno chiamati a chiedere la ricostruzione della carriera per aver riconosciuti i servizi preruolo ai fini degli scatti di anzianità e della pensione.

Giorno 2 settembre alle ore 8:00 tutti coloro che hanno ricevuto l’individuazione del ruolo si dovranno recare nella scuola scelta per assumere servizio ed aver assegnate le classi dove lavorare.

Il misero stipendio iniziale fra qualche anno, per i docenti che hanno già più di nove anni di preruolo sarà aumentato dallo scatto spettante nella classe stipendiale 9-15, si sottolinea misero anche dopo 35 anni di servizio Ultimo scatto spettante a cui spesso molti docenti non arrivano in quanto troppo tardi. La gilda da sempre chiede che venga anticipato almeno a 30 anni.

Dagli ultimi rilievi sulle retribuzioni risulta che quelli degli insegnanti italiani sono i più bassi in Europa ed anche tra le varie categorie in Italia. Tutti i Governi che in questi anni si sono succeduti hanno promesso un adeguamento ma sono state tutte promesse non mantenute, così assistiamo ad una perdita in termini reali del potere di acquisto che si aggira intorno al 15%, cioè negli ultimi anni grazie ai Governi di destra di centro e di sinistra i docenti italiani sono diventati più poveri. La musica non è mai cambiata.

Lucio Ficara

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