A sostenere che gli organici della scuola nelle aree del terremoto sono insufficienti, l’assessora all’Istruzione della Regione Marche, Loretta Bravi, che commenta: “Gli organici della scuola assegnati dall’Ufficio scolastico regionale non sono sufficienti a rispondere alle esigenze determinate dal sisma sui territori colpiti. Attraverso l’emendamento riteniamo si possa porre rimedio alla grave situazione sul territorio, così da mitigare le difficoltà di quanti vivono la ricostruzione e vanno supportati con servizi essenziali, come la scuola, in termini efficienti e compiutamente funzionali, oltre a quelle dei docenti che, diversamente, debbono affrontare ingiustificati trasferimenti. Purtroppo – prosegue l’assessore Bravi – nonostante il dimensionamento della rete scolastica regionale e dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2017/2018 di cui alla DGR n. 84/2017, i numerosi incontri di cui la Regione si è fatta promotrice, con amministratori e rappresentanti sindacali, ci si trova ancora di fronte ad una distribuzione degli organici esasperatamente ancorata a soli principi numerici e medie aritmetiche, inadeguata a rispondere al grave evento del sisma.
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L’Ufficio scolastico regionale delle Marche infatti, non ha voluto cogliere neppure l’indirizzo del MIUR che, con la Circolare n. 0021315.15-05-2017, invitava gli Uffici scolastici regionali a garantire, nei Comuni colpiti, indipendentemente dal numero degli iscritti, gli stessi organici assegnati prima degli eventi sismici”.
L’assessora infatti si riferisce all’emendamento in discussione in questi giorni al Senato sugli “Organici Scuola” del DL Mezzogiorno che prevede che nei Comuni colpiti dal terremoto, indipendentemente dal numero degli iscritti, siano confermati gli stessi organici assegnati prima degli eventi sismici e la Regione Marche, che si è fatta portavoce sin da subito delle forti preoccupazioni espresse da amministratori locali, genitori e docenti delle aree del cratere.
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