Nella seduta plenaria n. 42 del 7 luglio 2020 il CSPI si è espresso in merito allo schema di ordinanza inerente le ”Procedure di istituzione delle graduatorie provinciali e di istituto di cui all’articolo 4, commi 6-bis e 6-ter, della legge 3 maggio 1999, n. 124 e di conferimento delle relative supplenze per il personale docente ed educativo”.
Nell’esprimere apprezzamento per l’istituzione delle nuove graduatorie provinciali per le supplenze (GPS) e per l’aggiornamento delle graduatorie d’istituto, che, in vista della ripartenza delle attività didattiche a settembre in presenza, consentiranno di individuare tempestivamente e con certezza il personale supplente avente diritto, il CSPI ha anche valutato positivamente il fatto che la procedura per la predisposizione delle graduatorie sia stata complessivamente informatizzata determinando da una parte semplificazione e alleggerimento dell’attività amministrativa, dall’altra condizioni di maggiore trasparenza, correttezza e omogeneità di trattamento delle posizioni degli aspiranti supplenti.
Tuttavia, siccome l’Ordinanza introduce rilevanti novità rispetto alla normativa vigente della quale, per il CSPI, sarebbe stato opportuno tenere conto nella stesura del provvedimento in esame. Sarebbe stato per questa ragione preferibile modificare prima il Regolamento delle supplenze, per poi intervenire come disposto nell’Ordinanza. In merito, il CSPI esprime forte preoccupazione in relazione al possibile contenzioso che potrebbe essere adito in tutti i casi in cui l’ordinanza apporta modifiche in peius rispetto al vigente regolamento sulle supplenze. Molte innovazioni inoltre rischiano, secondo il CSPI, di determinare riserve non solo nel personale precario ma anche nell’intera comunità scolastica.
Una prima questione riguarda l’aver previsto in alcuni casi la possibilità di attribuire incarichi di
supplenza anche al personale privo del previsto titolo, soluzione che dovrebbe essere ammissibile solo in via del tutto residuale e in caso di estrema necessità.
Una seconda questione riguarda la modifica della valutazione dei titoli culturali e artistici. Per
quanto il CSPI condivida l’esigenza di semplificare e velocizzare il più possibile la predisposizione delle graduatorie, occorre però porre la massima attenzione nei confronti delle legittime aspettative di tanti precari che hanno maturato e acquisito titoli sulla base della normativa attualmente vigente e che, in base alle nuove disposizioni, vedrebbero improvvisamente stravolta la propria posizione in graduatoria.
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