Categorie: Ordinamento

I contrari al digitale a scuola sono proprio gli studenti

Nativi digitali sulla carta, ma agli effetti pratici sono sospettosi della innovazione tecnologica che faccia entrare a scuola i libri digitali. E infatti 3 su 5 studenti hanno affermato di preferire i manuali cartacei ai più moderni eBook.
Chi dunque pensava che i ragazzi avrebbero accolto con applausi e brindisi la digitalizzazione della scuola deve ricredersi, perché i nostri studenti preferiscono che la scuola, o almeno i suoi metodi di insegnamento, restino così come sono. Sarebbero dei conservatori insomma e non avrebbero alcuna voglia di vedere sostituito il vecchio manuale cartaceo col più cattivante, moderno, efficace eBook. Ma non solo quello, non sarebbero neanche favorevoli ai registri elettronici né a tutto il resto che renderebbe la scuola più moderna e al passo coi tempi.
Secondo il sito degli studenti dunque circa il 60% degli studenti che ha risposto al sondaggio è nettamente contrario e solo il 22% dei ragazzi si è dichiarato favorevole all’idea di studiare sui sopporti digitali. La motivazione: farlo renderebbe meno noiose quelle materie che per alcuni ora sono proprio insopportabili.
Ma forse la motivazione più vera risiede nella consapevolezza che coi nuovi metodi tecnologici magari i prof possano riuscire meglio a controllare e verificare ciò che combinano, a partire dall’uso più veloce e preciso del registro digitale e continuare coi libri e gli esercizi. Conoscendo infatti bene, loro nativi digitali, le potenzialità degli strumenti informatici, si rendono conto che i prof possono avare in mano un potenziale mezzo di controllo e verifica più raffinato e anche meno eludibile degli ormai obsoleti libri e quaderni.
Anche se sotto sotto ci potrebbe sempre essere la paura di una novità che possa spezzare equilibri antichi e su cui generazioni di studenti sono già passati.
Rompere infatti uno “statu quo” secolare porta con sé azzardi che è meglio non correre, e forse anche per questo è stata registrata una nicchia di “incerti” nel sondaggio, di coloro che pensano sarebbe meglio studiare un po’ sul digitale e un po’ sul cartaceo, proprio per non scontentare nessuno e provare i pro e i contro.

Pasquale Almirante

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