I dirigenti scolastici e l’erba ‘voglio’

Esperienze come tutor in alternanza scuola-lavoro, animatori digitali, esperienze in classi 2.0 e classi 3.O, conoscenza avanzata della lingua inglese, titoli rilasciati da enti pubblici di ricerca o di università dell’Unione Europea, comprovate competenze per l’abbattimento dell’insuccesso scolastico, ecc .

Questi sono alcuni dei requisiti che in alcune scuole sono richiesti ai docenti di ruolo che desiderano accedere ad incarichi triennali.

Tutte competenze che necessitano di anni ed anni di sacrifici e di studio e per che cosa ? Non per fare i consulenti per la Presidente del fondo Monetario Internazionale, o i dirigenti al Miur, ma per fare un lavoro mal pagato (il contratto è ormai fermo da sette anni), spesso ingiuriati e privati della dignità, in classi sovraffollate, con tecnologia mal funzionante e in strutture spesso fatiscenti.

I requisiti più importanti, “saper promuovere la formazione ai valori, favorire processi di apprendimento e la formazione e sviluppo di cittadini consapevoli e capaci di spirito critico”, “ preparazione didattica, capacità di comunicazione e disponibilità al confronto con gli altri, competenza in campo psicopedagogico, atteggiamento problematico e critico verso ciò che si insegna, conoscenza dei problemi sociali, sensibilità d’animo” non vengono quasi mai citati nei bandi che in questi giorni è possibile consultare nei vari siti scolastici.

Alcuni dirigenti sembra si siano scatenati nella ricerca di candidati dotati di “superpoteri” per incarichi triennali dopo i quali dovranno rimettersi in gioco ancora una volta. Dopo il caso dell’Istituto di Asti il cui dirigente ha progettato una specie di esamino di tipo concorsuale (cosa non prevista assolutamente dalla Riforma) diventano sempre più numerosi i casi di bandi con requisiti che sorprendono e pongono numerosi interrogativi.

E’ il caso del Liceo Ginnasio “G. Verga” di Adrano (Ct) che riporta nel proprio sito l’Avviso Pubblico con i requisiti necessari.

Fra questi spicca addirittura un DOTTORATO (!!!) SU TEMATICHE DIDATTICO METODOLOGICHE.

Addirittura questo titolo viene messo fra i più importanti, ma quanti saranno i candidati con dottorato che faranno domanda al Liceo di Adrano? Come mai questa singolare richiesta?

Le domande sorgono spontanee e copiose: quali sono i requisiti per diventare dirigenti? E per diventare politici? O Ministri? O addirittura “novelli padri costituenti”?

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