Categorie: Precari

I docenti depennati dalle GaE per mancato aggiornamento vanno reinseriti

Ancora una pronuncia della magistratura del lavoro a favore dei docenti depennati dalle graduatorie ad esaurimento per non aver presentato domanda di aggiornamento.

Questa a volta a pronunciarsi a favore di una docente che era stata depennata dalle Gae, è stato il Tribunale di Como con sentenza del 30 settembre scorso.

La docente, assistita dall’avvocato Dino Caudullo, già iscritta sin dal 2004 nelle graduatorie ad esaurimento, era stata cancellata nel 2011 a causa della mancata presentazione dell’istanza di permanenza/aggiornamento.

Il Giudice del lavoro di Como ha ordinato all’amministrazione di procedere al reinserimento in graduatoria della ricorrente, rilevando che la norma che prevede espressamente il diritto al reinserimento (Legge 143/2004) non possa ritenersi implicitamente abrogata dall’art. 1 co. 605 lett. c) Legge 27 dicembre 2006, n. 296 che ha trasformato le graduatorie permanenti del personale docente non di ruolo in graduatorie a esaurimento.

Difatti, richiamando un consolidato principio giurisprudenziale, il tribunale di Como ha rilevato che, nella fattispecie, non esiste alcuna impossibilità di contemporanea applicazione tra la previsione generale del carattere ad esaurimento delle graduatorie e la disposizione che consente il reinserimento in graduatoria di chi già avesse maturato il diritto all’inserimento in graduatoria e ne sia stato cancellato soltanto per non aver presentato tempestiva domanda di aggiornamento.

Pertanto, da Como giunge conferma che un docente abilitato e inserito nelle GaE non può uscirne solo perché durante la “finestra” triennale di aggiornamento era alle prese con faccende o problematiche personali, che ne hanno impedito di confermare o integrare il punteggio. Mantenendo, con il reinserimento nelle liste di attesa provinciali, la possibilità di ottenere supplenze annuali dagli Ambiti territoriali e anche l’agognata immissione in ruolo. 

 

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Alessandro Giuliani

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