I “sindacatoni” che cercano di uscire dal coma…

Leggiamo di un bellicoso Pantaleo (Cgil) che chiede – solo ora! – le dimissioni del ministro Giannini! Anche gli altri 3 Sindacatoni della scuola (Cisl, Uil, Snals; Gilda no, ha preso altra strada), nei comunicati stampa presenti nei loro siti, rilasciano dichiarazioni vigorose e robusti proclami contro l. 107 e adempimenti conseguenti.

Risulta chiaro e palese che i 4 citati Sindacatoni stanno cercando di recuperare immagine, visibilità, credibilità. Stanno cercando di uscire dal coma successivo allo sciopero del 5.5.2015, riuscitissimo ma tradito, non portato subito all’incasso. Ricordiamo il Vietnam promesso e minacciato per l’autunno ma che nessuno ha visto.

Ricordiamo i tentativi falliti di mobilitazione per il CCNL, lo sciopero del 13.11.2015 snobbato perché iniziativa dei sindacati di base, il CCNI modesto, fasullo, “regalato” dal Miur in cambio dell’accettazione della l. 107, i recenti e vani tentativi di inserirsi nella gestione del bonus merito, del concorsone appena avviato, dei quiz Invalsi.

Ministero e governo con arroganza e miopia persistono nel voler fare da soli e apparire svincolati e liberi da condizionamenti sindacali, anche se con i risultati disastrosi che stiamo vedendo.

Torniamo ai Sindacatoni. Ora scioperano il 20.5 e non il 12.5 dividendo la categoria e rischiando esiti modesti, forse per incolparne i lavoratori e ottenere un alibi giustificativo?

Infine altra questione. Perché chiedere le dimissioni del ministro e non del capo del governo? Vero committente, produttore, regista e attore protagonista della legge n.107 è sicuramente Renzi non certo Giannini.

 

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