Categorie: Contratti

Il contratto? Ad anno da destinarsi

7 euro netti in più al mese ai travet del pubblico impiego. Come è noto è questo l’aumento che spetterebbe in base alla legge di stabilità che ha stanziato per il 2016 in tutto 200 milioni di euro, 100 mln in meno di quanto inizialmente prospettato.

Se però il pubblico impiego si adeguasse agli aumenti previsti nel privato, introno ai 70 euro in più al mese, servirebbero almeno 1,2 miliardi annui: e da dove si prendono?

In ogni caso, fa presente Italia Oggi, i 200 milioni stanziati sono offerti agli statali come una sorta di acconto per tacitare la Corte costituzionale che ha bacchettato la politica salariale degli ultimi governi, rei di aver congelato i contratti. Un raggiro insomma messo in atto dal Governo per evitare sanzioni e bacchettate.

“Nelle more della definizione del nuovo assetto contrattuale delle amministrazioni pubbliche, con particolare riferimento all’individuazione del numero e della composizione dei comparti di contrattazione e alle conseguenti implicazioni in termini di rappresentatività sindacale”, si legge nel ddl di Stabilità, “le risorse di cui al comma 1 possono essere corrisposte ai sensi dell’articolo 2, comma 35, primo e secondo periodo, della legge 22 dicembre 2008, n. 203, a titolo di anticipazione dei benefici contrattuali”. Nell’articolato, specifica ancora Italia Oggi, il pool guidato da Matteo Renzi non solo impone che prima di parlare di nuovi contratti si facciano i comparti, ma che ci siano anche nuove Rsu, le rappresentanze sindacali unitarie rinnovate di recente e che, a legislazione vigente, dovrebbero restare in carica per tre anni.

In altre parole, i sofisticati sofisti del governo hanno inventato un marchingegno secondo il quale prima di attuare il contratto bisogna arrivare a definire l’assetto dei comparti e poi l’elezione delle nuove Rsu e per far ciò passerebbe un anno, e forse più, giusto in tempo perché possano essere definiti anche i decreti attuativi della riforma Madia che rivedono, tra l’altro, le materie di competenza contrattuale. E a Mimmo Pantaleo non resta altro che dichiarare: “È evidente che nonostante la sentenza della Corte Costituzionale non si intendono rinnovare i contratti pubblici. Serve una ferma mobilitazione unitaria”.

Pasquale Almirante

Articoli recenti

Il Salone per le scuole: le ultime informazioni

Cari docenti,Vi segnaliamo gli ultimi eventi disponibili! Tra gli eventi per i più piccoli, l’incontro…

03/05/2024

Benessere degli studenti: pratiche e strumenti di orientamento e partecipazione per docenti – DIRETTA 08/05 ore 17,00

Il benessere degli studenti è fondamentale per il successo accademico e personale. I docenti possono…

03/05/2024

L’importanza dello studio mnemonico e dei compiti casa

Sento che alcuni pedagogisti anche di grido sostengono l’inutilità della memoria, delle nozioni e dei…

03/05/2024

Che Tempo Che Fa, il prof assente per infortunio ospite nudo: “Siamo un Paese moralista, Fazio mi inviti di nuovo”

Il docente naturista di un liceo di Bologna che è stato ospite della trasmissione in…

03/05/2024

Organico aggiuntivo collaboratori scolastici Pnrr e Agenda Sud, si tratta di nuovi rapporti contrattuali: funzioni aperte il 2 maggio

A chiarimento della nota inviata alle scuole il 2 maggio, il Ministero interviene con nota…

03/05/2024

Personale Ata, organico 2024/2025: inviata circolare agli uffici scolastici regionali, confermate attuali dotazioni – TABELLE

Con la circolare ministeriale n. 62927 del 3 maggio 2024, cui è allegata la bozza…

03/05/2024