Generale

Il lavoro del docente. Tra attività d’insegnamento e attività funzionali a esso

Il CCNL/Scuola, dopo aver definito la funzione docente e averne tracciato il profilo professionale, indica le attività alle quali tutti i docenti sono chiamati ad assolvere nell’esercizio professionale.

Funzione docente

La funzione docente, fondata sull’autonomia culturale e didattica, esplica la sua attività sia individuale sia collegiale nel rendere concreto il processo d’insegnamento/apprendimento al fine di promuovere in tutti gli alunni non un semplice accumulo di nozioni, ma la formazione di un pensiero critico e autonomo.

Profilo professionale

Al fine di promuovere il pensiero critico e autonomo in tutti gli alunni è disegnato un profilo professionale costituito dalle seguenti competenze tra loro correlate e interagenti:
disciplinari, finalizzate a promuovere la conoscenza dei principi fondanti le singole discipline;
psicopedagogiche, finalizzate a conoscere i reali e concreti bisogni di ogni singolo alunno al fine di dare risposte concrete per la formazione dell’uomo e del cittadino;
metodologico – didattiche, come capacità di saper scegliere le strategie didattiche più adeguate affinché tutti gli alunni escluso nessuno, riescano ad apprendere non solo le strutture portanti del sapere, ma anche la capacità di saperle usare nella vita di tutti i giorni;
organizzativo – relazionali, come capacità di saper organizzare un ambiente educativo e formativo adeguato a promuovere il senso di partecipazione;
valutativo, come capacità di far prendere coscienza a tutti gli alunni dei propri punti di forza e di debolezza affinché ognuno sappia autodeterminarsi e auto orientarsi nella vita di tutti i giorni.

Attività d’insegnamento

L’insegnamento è l’attività principe del docente e si esplica nella capacità di promuovere negli alunni la capacità di saper utilizzare i contenuti disciplinari come strumenti per affrontare situazioni nuove.

Attività funzionale all’insegnamento

Le attività funzionali all’insegnamento si distinguono in attività individuali e attività collegiali:

  • le attività individuali si esplicano nella preparazione delle lezioni e delle esercitazioni, nella correzione degli elaborati, nel curare rapporti individuali con le famiglie.
  • le attività collegiali comprendono ogni impegno inerente alla funzione docente oltre le funzioni individuali suddette e si contraddistinguono per essere delle attività svolte a carattere collegiale sia a livello pedagogico didattico; sia a livello organizzativo.

A livello pedagogico didattico

Vi rientrano: la programmazione, la progettazione, la ricerca la valutazione, la documentazione, l’aggiornamento e la formazione.

A livello organizzativo

Le attività di carattere collegiale riguardanti tutti i docenti sono costituite da:
• partecipazione alle riunioni del Collegio dei docenti, ivi compresa l’attività di programmazione e verifica d’inizio e fine anno e l’informazione alle famiglie sui risultati degli scrutini trimestrali, quadrimestrali e finali e sull’andamento delle attività’ educative nelle scuole materne e nelle istituzioni educative, fino a 40 ore annue;
• la partecipazione alle attività collegiali dei consigli di classe, d’interclasse, d’intersezione. Gli obblighi relativi a queste attività sono programmati secondo criteri stabiliti dal collegio dei docenti; nella predetta programmazione occorrerà tener conto degli oneri di servizio degli insegnanti con un numero di classi superiore a sei in modo da prevedere un impegno fino a 40 ore annue;
• lo svolgimento degli scrutini e degli esami, compresa la compilazione degli atti relativi alla valutazione.

Piano annuale delle attività

Prima dell’inizio delle lezioni, il dirigente scolastico predispone, sulla base delle eventuali proposte degli organi collegiali, il piano annuale delle attività e i conseguenti impegni del personale docente. Il suddetto piano comprensivo degli impegni di lavoro, è deliberato dal collegio dei docenti nell’ambito della programmazione dell’azione didattico – educativa e con la stessa procedura è modificato, nel corso dell’anno scolastico, per far fronte a nuove esigenze.

Salvatore Pappalardo

Articoli recenti

Pedagogisti ed Educatori: il ddl va bene, ma bisogna riconoscere anche Assistenti e Tiflologi

Da pedagogista, saluto con grande favore la recente approvazione da parte del Senato della Repubblica…

27/04/2024

Vannacci e le classi separate, anche Fdi e Fi lo condannano: Boschi (IV) chiede l’intervento dei ministri Valditara e Locatelli

Hanno fatto rumore e scalpore le parole del generale Roberto Vannacci sulla necessità di creare…

27/04/2024

Generale Vannacci: “Ci vogliono classi con caratteristiche separate per aiutare gli alunni migliori e quelli in difficoltà”; ma la ricerca dice tutt’altro

Fanno rumore le parole del generale Vannacci, candidato della Lega alle prossime elezioni europee: “Credo…

27/04/2024

Vincolo triennale di mobilità, diversi i casi di docenti che hanno chiesto la deroga al vincolo ma non è stata convalidata dagli uffici scolastici

Sono numerosi i casi di docenti che pur essendo vincolati per un triennio avevano presentato…

27/04/2024

Aggiornamento terza fascia ATA: date e requisiti per partecipare

Il 26 aprile 2024 il CSPI, riunitosi in seduta plenaria, ha espresso parere favorevole alla…

27/04/2024