I lettori ci scrivono

Il mancato riconoscimento del 2013 colpisce anche i pensionati

Dopo il recupero degli anni 2010, 2011, 2012, solo il 2013 non è valido ai fini della progressione economica della carriera. La conseguenza è che si ritarda di un anno ogni scatto stipendiale. La perdita economica, nell’ultima fascia stipendiale, relativa ad un solo anno, varia dai 747,31 euro per un’insegnante dell’infanzia ai 994,91 euro per un docente della scuola secondaria di II grado.

Si tratta, per il personale in servizio, di una perdita una tantum. La cosa cambia aspetto per i docenti andati in pensione dopo il 2013 e per quelli che ci andranno in futuro. Per questi ultimi la conseguenza della perdita del 2013 potrebbe addirittura vanificare 6 anni di servizio effettivamente prestati!
Un esempio concreto è quello del docente che va in pensione senza aver maturato lo scatto stipendiale successivo perché gli mancava solo un altro anno di servizio. In buona sostanza se gli fosse stato riconosciuto anche il 2013 avrebbe avuto una classe stipendiale maggiore, che tradotto in cifre sono circa 40 euro netti mensili sulla pensione calcolata interamente con il sistema retributivo.

Con il sistema misto la perdita è variabile da caso a caso. Però per tutti il mancato riconoscimento del 2013, ai fini dell’ammontare dell’assegno pensionistico, si traduce in una perdita economica, che se per quelli in attività di servizio avrebbe una ricaduta di un solo anno, per i pensionati diventa una riduzione dell’assegno mensile per tutto il resto della vita.

Ovviamente il tutto si ripercuote anche sulla buonuscita.

I diritti acquisiti valgono solo per i vitalizi della nostra classe politica?

Certo è incomprensibile il non riconoscimento del solo 2013, quando riconoscerlo sarebbe una mossa politica intelligente oltre che di giustizia sociale. Ma a tutt’oggi sembra che l’unico rimedio sia quello di adire alle vie legali individualmente e/o in gruppo davanti al Giudice del Lavoro. Quanti sono disposti a farlo considerando i costi economici e l’incertezza del risultato?

Per questa finalità si è costituto nel 2020 il Gruppo su Facebook: “Ridateci il 2013 l’anno perso per l’anzianità di servizio”, ad opera di Aldo Domenico Ficara. Ad oggi le adesioni al gruppo sono circa 50.000. Allo stesso modo è stata aperta la Petizione su Change.org: “Ridate il 2013 al mondo della scuola!”.


Angelo Pepe

iscriviti

ISCRIVITI al nostro canale Youtube

METTI MI PIACE alla nostra pagina Facebook

I lettori ci scrivono

Articoli recenti

Pedagogisti ed Educatori: il ddl va bene, ma bisogna riconoscere anche Assistenti e Tiflologi

Da pedagogista, saluto con grande favore la recente approvazione da parte del Senato della Repubblica…

27/04/2024

Vannacci e le classi separate, anche Fdi e Fi lo condannano: Boschi (IV) chiede l’intervento dei ministri Valditara e Locatelli

Hanno fatto rumore e scalpore le parole del generale Roberto Vannacci sulla necessità di creare…

27/04/2024

Generale Vannacci: “Ci vogliono classi con caratteristiche separate per aiutare gli alunni migliori e quelli in difficoltà”; ma la ricerca dice tutt’altro

Fanno rumore le parole del generale Vannacci, candidato della Lega alle prossime elezioni europee: “Credo…

27/04/2024

Vincolo triennale di mobilità, diversi i casi di docenti che hanno chiesto la deroga al vincolo ma non è stata convalidata dagli uffici scolastici

Sono numerosi i casi di docenti che pur essendo vincolati per un triennio avevano presentato…

27/04/2024

Aggiornamento terza fascia ATA: date e requisiti per partecipare

Il 26 aprile 2024 il CSPI, riunitosi in seduta plenaria, ha espresso parere favorevole alla…

27/04/2024