Il museo della Marineria di Cesena è un esempio virtuoso ed organico della museologia e del collezionismo contemporaneo. La mostra relativa al mondo del mare è stata di recente inserita all’interno del Nemo (Network of European Museum Organisations), sistema dedicato a mettere in comunicazione i musei, anche di differente orientamento e natura: il sistema, oltre ad offrire un riconoscimento qualitativo alla mostra e all’allestimento, permette di fare uso di fondi, progetti di rinnovamento facenti parte del programma Revival e Arca Adriatica. Dato il fondamentale ruolo culturale e scientifico, il museo sta divenendo inoltre un luogo di cultura e formazione per gli studenti e le studentesse delle scuole medie e superiori, con la collaborazione di Atenei locali e non solo nell’allestimento di progetti dedicati.
Cesenatico, inclusa all’interno dell’emisfero balneare della Riviera Romagnola, è ambita da milioni di turisti italiani e stranieri che ogni anno amano godersi le ferie estive sdraiati sulle sue affollate e altrettanto vaste spiagge. Ogni ecosistema che si rispetti, in ogni caso, ha un tasso di tolleranza di ospiti (turisti e locali) limitato alle caratteristiche ed alla portata fattiva del territorio: solo nel periodo invernale la Riviera può godersi il riposo distante dal turismo di massa, ma non bassa.
Numerose specie animali e vegetali proliferano con il favore della calura estiva: ciò rende indispensabile la tutela dell’area con l’ordine di preservare l’ecosistema e i suoi abitanti. Tale programma, noto a livello europeo come parte di Interreg, ha in passato coinvolto Slovenia e Croazia, abitate dai cugini che popolano la sponda opposta dell’Adriatico, impegnati in programmi simili.
Gli atenei locali, che ospitano Facoltà di Ingegneria del Mare e di Biologia Marina, sono particolarmente attratti dai riconoscimenti ottenuti dal polo museale di Cesenatico. Quest’ultimo è solito organizzare visite guidate per studenti e studentesse delle scuole medie e superiori e laboratori dedicati alla storia ed alla pratica della navigazione, nonché attività incentrate sulla difesa del patrimonio e dell’ecosistema marino, a rischio per via dell’aumento generale delle temperature delle acque marine e degli squilibri comportati da tale pericoloso fenomeno. Gli Enti Locali collaborano nel supporto finanziario alle iniziative sopracitate, anche offrendo una panoramica tecnica su come preservare spiagge, porti e luoghi chiave per la navigazione: fari, banchine, aree portuali, pesca e fiumi.
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