Categorie: Ordinamento

“Il patto educativo di corresponsabilità”: attuato in tutte le scuole?

Si tratta del famoso Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria voluto dall’ex ministro Luigi Berlinguer nel 1998 e poi modificato e integrato da D.P.R. n. 235 del 21 novembre 2007 e pubblicato nella Gazzetta n. 293 del 18.12.2007 no 1998, n. 249. 
Nelle linee generali l’obiettivo di tale disposizione è quella di impegnare le famiglie, sin dal momento dell’iscrizione, a condividere con la scuola i nuclei fondanti dell’azione educativa.
In altri termini il Patto educativo di corresponsabilità è un accordo tra scuola e famiglia che regola diritti e doveri sia del corpo docente che degli studenti e deve attenersi a delle specifiche linee guida dettate dal MIUR. Previsto sin dal 2007, è nel 2009 che ha iniziato ad essere elaborato e sottoscritto nelle scuole italiane.
Elaborato dal Collegio docenti deve essere approvato e sottoscritto da tutte le componenti della scuola e quindi diventa operativo. A questo documento importante, una sorta quindi di Statuto su cui fondare ogni altra scelta della Istituzione scolastica, tutto deve fare capo. Un modo per esser tutti responsabili delle proprie azioni e conoscere quali sono i limiti della libertà dei prof e i doveri degli studenti.
Qui di seguito, comunque, vi elenchiamo alcune delle più significative tra le linee guida elaborate dal Ministero dell’istruzione.
Gli insegnanti devono:
– Dare il buon esempio attraverso il loro comportamento;
– Promuovere il dialogo con gli studenti;
– Essere precisi e scrupolosi nell’assegnare i voti e nel registrarli;
– “Comunicare tempestivamente in classe la pianificazione delle verifiche scritte durante
l’anno scolastico”;
– “Evitare modifiche della pianificazione delle verifiche scritte, a meno di una settimana dalla
data prevista”;
– Concedere almeno una giustificazione per materia ogni quadrimestre;
– Nell’assegnare i voti, utilizzarli tutti dal 3 al 10.
Gli studenti, dal canto loro, devono ricordarsi di:
– Utilizzare un linguaggio corretto nel rispetto dei ruoli e dell’istituzione scolastica;
– Essere leali non sono verso le persone, ma anche durante le verifiche (quindi, non copiate!);
– Essere sempre puntuali;
– Tenere il cellulare spento nello zaino durante le ore di lezione;
– Dare il buon esempio agli studenti più piccoli (se siete in un istituto comprensivo, ricordate che i ragazzi delle medie e delle elementari vi guardano e cercheranno di emularvi);
– Non “scrivere sulla lavagna cose ingiuriose, volgari o lesive della sensibilità altrui”.

Pasquale Almirante

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