Il Partito Democratico prova a rialzare la testa, mettendosi alle spalle l’ex premier Matteo Renzi. È difficile il compito del nuovo segretario nazionale, Maurizio Martina: il 7 luglio è stato eletto dall’Assemblea nazionale come segretario del partito, con il compito di guidare la fase congressuale straordinaria aperta dal suo stesso intervento.
La disaffezione verso il raggruppamento politico dei dem ha raggiunto livelli preoccupanti. Soprattutto nella scuola.
Ecco, allora, l’esigenza di cambiare pagina. Di creare nuovi obiettivi e tornare a convincere i cittadini della bontà del rinnovato programma politico.
A questo scopo, il 28 luglio è stata resa pubblica la lista dei nuovi Responsabili dei Dipartimenti tematici che affiancheranno il segretario e la segreteria nazionale in vista del lavoro dei prossimi mesi.
Per la scuola, in effetti, arriva un volto originale: è la giovane Elena Piastra, classe 1984, già assessore a settimo torinese e docente di ruolo di italiano, storia e geografia dal 2014.
I rinnovati Dipartimenti tematici del Pd, però, non sono stati affidati solo a responsabili di “primo pelo”. Perché nella lista, come responsabile del settore Infanzia, figura anche la 49enne Francesca Puglisi, già responsabile scuola del Pd durante la segreteria di Bersani e di Renzi: fervida sostenitrice della Legge 107 del 2015, la Puglisi ha pagato a caro prezzo le lamentele comuni verso la Buona Scuola, che hanno inciso non poco nella fine anticipata del Governo Renzi, con una sonora bocciatura alle ultime elezioni politiche dopo un’iscrizione nelle liste elettorali all’ultimo secondo.
Come lei, anche l’ex ministra dell’Istruzione, Stefania Giannini, ha perso la sua carica da senatrice ma non la fiducia del suo partito: qualche giorno dopo in cui gli italiani sono andati alle urne per le elezioni politiche, nel marzo scorso, la Giannini è stata nominata vicedirettore dell’Unesco a Parigi, con delega all’educazione.
Così la Puglisi e la Giannini sono tornate in pista.
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