Iniziare la scuola a tre anni anziché a sei, organizzare corsi di studio pomeridiano negli istituti scolastici: a chiederlo è stato il deputato di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni durante la conferenza tenuta il 25 gennaio nella sala stampa della Camera, durante la quale è stata presentata la proposta di legge per “La scuola che vogliamo“.
Fratoianni ha puntato il dito contro i tagli al tempo scuola, che hanno toccato l’apice con il maxi dimensionamento Tremonti-Gelmini: “penso che il tempo dello studio – ha detto il parlamentare – sia sacro, da proteggere, perché è il tempo decisivo in cui viene costruito un futuro”.
Per questo, ha spiegato, la tempistica delle ore passate in classe va aumentata, sul lungo e sul breve periodo.
“L’istruzione dall’asilo fino ai gradi più alti – ha detto Fratoianni – è quel bene prezioso che prende i bambini dal loro luogo di partenza per inserirli in uno stato di collaborazione e coesione. Quando al centro dell’offensiva c’è la scuola allora c’è anche la possibilità di ridurre le diseguaglianze”.
Secondo il rappresentante di Sinistra Italiana, “la scuola è un modello centrale della democrazia, non vogliamo che sia selettiva ma deve essere uno strumento di reale emancipazione”.
Con la proposta di legge, il partito intende “mettere in campo una controffensiva valida. Quando abbiamo degli investimenti importanti c’è la richiesta di un lavoro enorme. La scuola ha bisogno di uno scossone perché c’è un rischio sempre più evidente che tutti risolvano le cose a livello individuale e non si lavora mai sul collettivo”. Una dichiarazione che ricorda il modello formativo creato da don Milani, che non prevedeva nessun tipo di selezione formativa.
Per realizzare questi obiettivi, ha concluso il parlamentare di Si, con il progetto di legge si vuole arrivare ad una scuola da intendere come “luogo di accoglienza con personale di alto livello che accolga i ragazzi fin dalla tenera età”.
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