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Imparare giocando, così i bambini saranno “pronti“ al futuro

Recenti ricerche ed applicazioni in ambito aziendale hanno evidenziato che è possibile apprendere le nuove competenze tramite il gioco, si possono allenare i bambini, in questo modo ad essere preparati ad affrontare possibili futuri incerti.

Questi, infatti, sono gli obiettivi e le funzionalità dell’apprendimento che passa attraverso il gioco secondo quanto pubblicato dalla The LEGO Foundation pubblicato attraverso il sito WEF-World Economic Forum.
I risultati della ricerca confermano che l’apprendimento attraverso il gioco aiuta i bambini e ragazzi ad essere preparati a gestire nel miglior modo possibile le incertezze che dovranno gestire nella loro vita personale e lavorativa.

L’apprendimento delle “nuove competenze” è ormai sia un must a livello di organizzazioni aziendali quindi requisiti espressi dal mondo del lavoro che nella crescita formativa dei giovani studenti cui si chiede di essere pronti e predisposti ad entrare nel mercato del lavoro con la “cassetta degli attrezzi” adeguata.

L’esigenza delle nuove competenze

Secondo una ricerca condotta da Gartner “Top 3 Priorities for HR Leaders in 2021” su 800 persone responsabili di risorse umane all’interno di organizzazioni aziendale dinamiche, è emersa l’esigenza di adottare un approccio dinamico alla riqualificazione dei talenti e un approccio corretto per assicurare cambiamento, trasformazione ed innovazione.

Dati forniti da World Economic Forum dicono che il 50% delle lavoratrici e dei lavoratori attuali dovrà riqualificarsi entro il 2025, a seguito dell’aumento dell’adozione di tecnologie sempre più avanzate e dovrà, al contempo, migliorare le proprie abilità nell’apprendimento attivo, di resilienza e flessibilità.

Perché giocare è utile all’apprendimento

Per questi motivi queste caratteristiche vanno apprese e allenate fin da piccoli.

La capacità di adattamento e di creatività sono elementi fondamentali per lo sviluppo dei ragazzi, capacità che si attutiscono in età adulta ma che sono elementi naturali nei primi anni di vita.

Apprendere con il gioco aiuta i bambini ad abbracciare l’incertezza, stimola la curiosità e da elementi utili per affrontare nuove sfide e testare nuove esperienze. Il gioco aiuta a sviluppare abilità fondamentali quali quelle creative, di socializzazione, emotive e cognitive.

Il gioco migliora la struttura e la funzione del cervello promuovendo la funzione esecutiva dell’apprendere, stimola la curiosità e la fiducia sia in sé stessi ma anche nelle altre persone e nel futuro e regola le emozioni fungendo da equilibratore di quelle negative come possono essere l’ansia e lo stress.

Secondo l’esperto Bo Stjerne Thomsen: “i sistemi educativi dovrebbero supportare lo sviluppo di queste abilità di vita nelle bambine e nei bambini dando agli insegnanti l’opportunità di promuovere la creatività e l’apprendimento attraverso il gioco”.

Lezioni meno didattiche

Per incoraggiare il gioco sia a scuola che in famiglia, da una parte bisogna diminuire le attività impegnative e troppo didattiche in favore del gioco libero, così da lasciare ai piccoli il tempo per l’esplorazione, la curiosità e soprattutto il divertimento. Uno studio dell’Università del Colorado pubblicato sulla rivista “Frontiers in Psychology” ha dimostrato come i bambini che hanno più occasioni per svolgere attività non strutturate e che non prevedano una direzione da parte degli adulti, diventino più bravi a fissarsi degli obiettivi e a impostare delle strategie per raggiungerli.

In definitiva quindi va sfatato il tabù della contrapposizione tra mondo scolastico e la formazione tramite il gioco.

Alcuni punti fermi di ogni educatore scolastico come ad esempio il saper seguire le regole e il saper stare insieme sono resi ancora più piacevoli oltre che possibili con l’utilizzo del gioco.

Gli elementi caratterizzanti questo approccio sono molteplici: creano un contesto di apprendimento, fanno imparare con gioia e divertimento, aiutano nella ricerca di un metodo di lavoro, permettono di sbagliare ma imparare dagli errori, alleano il cervello in modo divergente.

Giocare è bello ma anche utile e formativo per i bambini, siamo sicuri che non serva anche agli adulti ogni tanto giocare?

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Dino Galuppi

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