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In crescita la richiesta di aprire le scuole anche nelle feste

Aprire le scuole anche durante le vacanze per dare possibilità ai genitori che lavorano di “parcheggiarvi” i figli. A quanto sembra i dati che arrivano dall’esperienza di Ghiribizzo, del Comune di Mantova, starebbero dando risultati positivi.

«Nel periodo di Pasqua – riferisce la Gazzetta di Mantova attraverso le parole degli assessori, – le famiglie che hanno iscritto i bambini alle giornate di attività del servizio sono state parecchie, sopra le aspettative. Abbiamo intercettato un bisogno reale. Il tentativo nostro, anche se per ora limitato a una sola materna, è di armonizzare i tempi della scuola (d’infanzia, in questo caso) con quelli del lavoro all’interno dei nuclei familiari».

I numeri, viene precisato, sono significativi: il 24 marzo (Giovedì santo, primo giorno di vacanza nelle scuole) i bimbi presenti al servizio sono stati 19. Sedici quelli presenti il venerdì, 9 il sabato mattina e 13 il martedì successivo a Pasquetta. Numeri superiori a quelli registrati durante le vacanze natalizie, quando il servizio era appena partito e ancora poco conosciuto.

 

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I frequentanti sono stati prevalentemente bimbi delle materne.

A gestire Ghiribizzo è una cooperativa sociale, mentre dal lunedì al venerdì il servizio copre la fascia oraria 16-18, un’estensione rispetto agli orari medi offerti dalle materne (anche se già altre scuole lo fanno). Ogni giorno c’è un programma diverso. Si gioca, ma si impara un po’ d’inglese, un po’ di “ginnastica” (psicomotricità) e via dicendo. In media questo servizio viene frequentato da una ventina di bimbi.

Sembra pure, precisa il quotidiano di Mantova, che i bimbi vengano iscritti anche una sola giornata per farli partecipare alla attività proposta, come l’inglese che è la più gettonata, ma la maggior parte di loro viene affidata alle educatrici per il semplice motivo che se per la scuola quelli sono giorni di festa, per i genitori non lo sono.

Questo progetto fornisce un elemento che spesso manca nei servizi pubblici: l’elasticità degli orari, perché c’è la possibilità di iscrivere il bimbo quando effettivamente la famiglia ne ha bisogno. 

Pasquale Almirante

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