Sembra che la Regione Puglia non assegnerà, in mancanza di docenti specializzati sul sostegno, posti ai prof trasferiti su ambiti lontani, mentre non si sa come collocare 45mila posti in organico a livello nazionale.
Lo scrive Anief che oltre agli interessi dei docenti guarda ai tribunali. Ma non solo. Starebbe pure diventando “merce” di trattativa la collocazione dei 45mila posti in organico, da anni affidati ai supplenti annuali senza alcun rispetto per la continuità didattica e per i docenti da stabilizzare. Le regioni, infatti, stanno disponendo il conferimento di quelle cattedre in modo autonomo, originale e contraddittorio, come la Puglia che non si allineerà alle altre Regioni, ma darà i posti liberi di sostegno “solo ai docenti che hanno l’abilitazione relativa”.
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Sono più di tremila le cattedre sul sostegno in Puglia: a Taranto sono 593, a Brindisi 338, a Lecce 595, a Bari 1128, a Foggia 547, che possono arrivare ad assegnazioni provvisoria e poi ai precari delle GaE, sempre e comunque specializzati.
“Se si vuole risolvere il problema una volta per tutte – scrive Anief – bisogna finirla con i posti del sostegno in deroga”.
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