Due differenti sbocchi processuali per i due imputati accusati di omicidio colposo per la morte dello studente deceduto a 17 anni, l’8 gennaio del 2014 all’interno della succursale del Liceo Scientifico “De Giorgi” di Lecce.
Lo studente si trovava con i suoi compagni nel cortile della succursale del Liceo Scientifico. Si apprestava a fare rientro in classe al termine dell’ora di educazione fisica. Andrea si arrampicò su una grata per recuperare il giubbotto oltre la recinzione che delimita il campo di pallavolo della scuola da un grande lucernario.
Dopo aver superato la grata della recinzione lo studente appoggiò un piede su un pannello del lucernario (composto da una rete metallica sottilissima, come una zanzariera), che cedette sotto il peso del giovane. Gabriele precipitò nel vuoto per una decina di metri.
A nulla servirono i soccorsi. Il 17enne morì in ospedale. Tornando all’iter processuale, la dirigente scolastica ha chiesto e ottenuto dal gup di essere giudicata in abbreviato subordinato all’acquisizione di due consulenze di parte che sviscerano la problematica del rispetto delle norme di sicurezza all’interno della scuola. Il pm di udienza ha chiesto un termine per valutare eventuali controprove.
Il processo è stato rinviato al prossimo 12 giugno. Sempre lo stesso giudice ha disposto il rinvio a giudizio per il professore di educazione fisica. Il processo scatterà il 2 maggio davanti al giudice monocratico.
In aula saranno presenti i familiari del ragazzo, assistiti dai propri avvocati che hanno quantificato il danno in circa 2 milioni di euro.
Come responsabili civili compaiono sia il Miur (Ministero dell’Istruzione) che la Provincia di Lecce, come ente proprietario dell’immobile, obbligati in solido al risarcimento del danno.
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