Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi scrive al Corriere sul tema del rientro scuola e del Green pass. “Siamo al lavoro da tempo per preparare la ripresa delle lezioni, con risorse economiche e regole definite,” annuncia il Ministro. E sulla scelta del Green pass obbligatorio, che come abbiamo più volte riferito attrae larghe critiche, sembra quasi volersi difendere, precisando che il provvedimento è frutto di concertazione ed è stato approvato con “l’intesa di tutti”.
“Il green pass non è una misura punitiva – si difende il titolare del dicastero dell’Istruzione – ma uno strumento fondamentale per la ripresa delle lezioni in sicurezza che tutela soprattutto i più fragili e la scuola stessa, bene collettivo che tutti siamo chiamati a difendere con responsabilità”.
E rivendica, il Ministro, le decisioni maturate sul fronte dell’applicazione del Green pass, comunicate alle scuole di recente con una nota esplicativa che, lo ricordiamo, parla di obbligo di “possesso” e di dovere di “esibizione” della certificazione verde da parte del personale scolastico; e di necessaria verifica del rispetto delle prescrizioni da parte del dirigente scolastico. Infine, non meno importante, la nota chiarisce che il mancato possesso della certificazione verde viene equiparato all’assenza ingiustificata e comporterà, a decorrere dal quinto giorno, la sospensione senza stipendio del docente e la riammissione in servizio non appena si sia acquisito il possesso del certificato verde.
L’insieme degli atti e dei protocolli diramati dal Ministero dell’Istruzione, rassicura Patrizio Bianchi, consentirà alle scuole di pianificare le loro attività, dalle regole sanitarie alla cura degli ambienti, alla somministrazione dei pasti, alle assemblee studentesche. Con il supporto – aggiunge – di oltre due miliardi di euro stanziati dal Ministero: 300 milioni di euro dal Decreto Sostegni, 410 milioni di euro dal Sostegni bis, altri 500 milioni per il trasporto scolastico, 400 milioni per assumere insegnanti e personale per il potenziamento delle competenze e 270 milioni per gli enti locali, per interventi di edilizia leggera o per noleggiare spazi sostitutivi per la didattica. Senza contare il mezzo miliardo investito sul Piano estate a vantaggio di oltre 7 mila scuole.
E il resoconto del Ministro si chiude con il piano assunzioni, per il quale si è giunti, secondo i conteggi del MI, a 46mila assunzioni, contro le 20mila dell’anno scolastico precedente.
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