Categorie: Estero

Insegnanti con la pistola

Sarebbero circa 20 le persone, tra insegnanti e funzionari scolastici, che potranno portare una pistola in fondina durante le lezioni, allo stesso modo di come si porta la penna e il materiale didattico, mentre nulla esclude che si possa pure incentrare una lezione, con relativa verifica, sull’uso delle armi e come fare centro contro il petto di una persona.
Sembra infatti, a leggere le agenzie, che la legge statale consenta di introdurre armi in classe se il docente ha completato un corso di formazione di almeno 53 ore, necessario per essere considerato una ‘guardia’.
In effetti sembra quasi come frequentare un corso di aggiornamento, con la differenza che alla didattica viene sostituito l’uso “controllato” delle armi, tanto che in sole 53 ore viene concessa l’abilitazione. Le agenzie non dicono però se questo corso aggiunge punteggi per la graduatoria o i trasferimenti o magari per un concorso.
Il motivo di questa decisione sarebbe stato il clima di paura instauratosi dopo la strage nella scuola elementare di Newtown, in Connecticut, lo scorso dicembre, dove uno squilibrato ventenne uccise 26 persone, di cui 20 bambini.
In ogni caso sembra pure che ci sarebbero persino delle voci dissonanti che preferirebbero guardie professioniste, con tanto di patente e libretto, da piazzare all’ingresso delle scuole, mentre per l’ex presidente della Arkansas Education Association l’idea di armare gli insegnanti è terribile: ”i professori dovrebbero pensare all’istruzione degli studenti, non alle armi”. Che detta fuori dal contesto americano può sembrare un banale luogo comune, mentre in Arkansas appare una di quelle verità su cui si possono scrivere saggi di alta didattica e di pedagogia.

Pasquale Almirante

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