I lettori ci scrivono

Insegnare non deve essere un ripiego: bisogna crederci

L’insegnamento è una professione bella ed entusiasmante e deve essere considerata una professione come tutte, considerata e rispettata come le altre, non essere sottovalutata e soprattutto deve accrescere il suo prestigio sociale.

Insegnare non deve assolutamente essere un lavoro di ripiego, ma un mestiere nel quale il docente deve crederci e farne il suo ideale di vita.

Solo se si pensa in quest’ottica di una professione di prim’ordine, in cui credere per ciò che si trasmette alle nuove generazioni in termini di valori educativi e formativi e non di nozioni sterili e fini a se stessi, allora possiamo affermare che l’insegnamento è la “chiave” lavorativa più avvincente e più convincente per chi la sta già esercitando e per chi si appresta con i nuovi concorsi nella scuola ad accedervi.

Bisogna credere in quello che si fa e l’insegnante deve sempre pensare di porre al primo piano non il suo “io”, ma l’alunno in tutta la sua dimensione, perché il destinatario finale è sempre e solo l’alunno.

Se riuscissimo a pensare l’insegnamento in un’ottica diversa, non come una professione di ripiego perché questo mi offre il mondo del lavoro o perché un domani con il concorso superato avrò il contratto a tempo indeterminato, si sta commettendo un errore.

L’insegnamento è una professione da considerare alla stessa stregua di tutte le altre attività lavorative della pubblica amministrazione, sia in termini giuridici che economici.

Solo che il docente dovrebbe essere valorizzato e remunerato di più per riconquistarsi il suo giusto ruolo nella società contemporanea.

 

Mario Bocola

I lettori ci scrivono

Articoli recenti

Niente ‘gita’ chi ha una brutta pagella pure se disabile o bes, Valditara critico: il merito non è la media aritmetica dei voti

Anche il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, boccia sonoramente la decisione presa dal…

04/05/2024

Edilizia scolastica, un tema trascurato; ma senza spazi adeguati è impossibile fare “didattica attiva”

Fra le molteplici segnalazioni dei lettori che hanno partecipato alla nostra iniziativa “Dillo al Ministro”…

04/05/2024

“Cred’io ch’ei credette ch’io credesse”. Elogio del congiuntivo e del pensiero critico

Nelle ultime settimane è tornata in primo piano con grande eco social, la mai sopita…

04/05/2024

Il solito “falso mito” delle scuole speciali: Ora basta!

Alle recenti roboanti dichiarazioni dell’editorialista Galli della Loggia sulle scuole speciali hanno fatto eco in…

04/05/2024

Una classe di Torino visita una radio per terminare un podcast: esclusi 7 alunni con la media sotto l’8! Proteste: questo è il merito?

Social e nuove tecnologie sono sempre più presenti nella vita dei giovani. Anche a scuola.…

04/05/2024

Prove Invalsi? Non sono contraria, ecco perchè

Sto pensando agli INVALSI. È vero che ho poca esperienza nella scuola, ma ne ho senz'altro…

04/05/2024