Attualità

Intervista Chiara Ferragni: “Vittima di una gogna mediatica”. La rete è una trappola?

Il caso Chiara Ferragni è in testa a tutte le notizie da tre mesi a questa parte, coinvolgendo non solo la sfera professionale dell’influencer e imprenditrice, ma anche quella privata.

Dopo mesi di silenzio, l’influencer ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera per cercare di fare chiarezza su quello che è successo, sottolineando che è stata vittima di un odio mediatico.

Chiara Ferragni ha raccontato che quando ha saputo del caso Balocco “era venerdì, ho passato anche sabato e domenica chiusa in casa, con addosso la stessa tuta, a leggere i tweet terribili su di me e dire: cosa cavolo sta succedendo?”.

L’imprenditrice parla anche del suo tanto criticato video di scuse, spiegando perché non ha fermato l’odio sui social: “Probabilmente perché non era il momento giusto, continuavano a uscire notizie contro di me. Forse avrei dovuto pensarci di più, aspettare, ma si stava mettendo in gioco tutto, si andava molto oltre i giudizi sull’operazione in sé, la strumentalizzazione era completa. E, quando sei dentro una gogna mediatica, ti sembra che tutte le persone ti stiano accusando, invece, basta uscire un attimo di casa per accorgerti che non è così. Da quando ho ripreso a uscire, non ho mai incontrato qualcuno che mi dicesse “sei una criminale”, ma solo persone che mi dicono: tutto questo è ingiusto, ne uscirai a testa alta”.

E continua: “È stata dura. Per due mesi si è parlato di me come se fossi una criminale e incarnassi ogni male di questo Paese. Quando è scoppiato il caso, gli hater non hanno attaccato Balocco perché dicevano che ci sono gli operai e le famiglie, ma anche per le mie società lavorano 50 famiglie. Sono abituata a essere un personaggio divisivo, ad avere persone che mi supportano, ma anche hater. Fa parte del gioco, ma cercare ogni giorno una notizia negativa, anche falsa, per volere la mia disfatta, è stato eccessivo da sopportare anche per me. Poi ho l’impressione che faccia fare più clic dare enfasi a qualche hater piuttosto che alla maggioranza silenziosa che magari la pensa in altro modo”

Cyberbullismo in crescita, la rete è una trappola? Come difendersi e muoversi in sicurezza sul web

A questi temi, e con la presenza diretta anche della polizia di stato, è stata dedicata la lezione di educazione civica che Tecnica della scuola offre a tutte le scuole italiane e che è andata in onda in diretta il 22 febbraio, alle ore 11,00.

Ne abbiamo parlato con Davide Vassena, responsabile formazione della Fondazione Carolina e con la Vice Questore Lisa Di Berardino, del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Milano. 

ISCRIVI LA TUA CLASSE per le prossime dirette di educazione civica.

Sara Adorno

Articoli recenti

Picchiato da un genitore per una nota in Puglia, ora insegna al Nord: prezzo da pagare per una vita professionale dignitosa

In molti ricordano la storia del docente Vincenzo Amorese di un istituto di Bari, salito…

10/05/2024

Percorsi abilitanti docenti, 60, 36 e 30 CFU, quale iscriversi? La guida

Dopo la pubblicazione dei decreti attuativi dei percorsi abilitanti, tanto attesi dagli aspiranti docenti, quest'ultimi…

10/05/2024

Graduatorie 24 mesi ATA, come presentare la domanda entro il 30 maggio: la guida del Ministero

Con nota del 19 aprile 2024 il MIM ha dato ufficialmente il via ai concorsi…

10/05/2024

La didattica per Emozioni. Il coraggio di una Scuola che vuole bene

Quando qualche giorno fa ho incontrato gli studenti della scuola “Dante Alighieri” di Lucera (FG),…

10/05/2024

Papa Francesco agli Stati Generali della Natalità: “Senza bambini un Paese perde il suo desiderio di futuro”

"Il numero delle nascite è il primo indicatore della speranza di un popolo. Senza bambini…

10/05/2024