Attualità

Ius scholae, è scontro nella maggioranza. La proposta di legge che divide il governo

Sullo ius scholae, come abbiamo già scritto, è spaccatura nella maggioranza. Nella giornata di martedì 28 giugno, la Commissione Affari Costituzionali della Camera ha concluso l’esame della riforma della legge sulla cittadinanza. Ma in Commissione la maggioranza è apparsa ancora una volta divisa: favorevoli M5S, Pd, Leu e Italia Viva, contrari Lega e FdI. Una vera e propria battaglia quella che si preannuncia a Montecitorio. Dal leader della Lega Matteo Salvini un duro attacco all’opposizione colpevole, a suo modo, di pensare alla cittadinanza degli immigrati in un momento di crisi come questo. Sulla questione il centrodestra si ricompatta vista la posizione di Giorgia Meloni che annuncia di voler stralciare dall’esame di Montecitorio provvedimenti “ideologici e fuori dal mondo”. Anche la leader di Fratelli d’Italia ha parlato di crisi economica senza precedenti come punto prioritario del Paese. Contrario ma meno categorico Forza Italia, con possibili diversità di vedute all’interno. Dall’altra parte il centrosinistra ed il M5S che tirano dritto puntando all’approvazione della legge sulla cittadinanza. “Una legge attesa da 30 anni” secondo Debora Serracchiani del Pd, così come l’ex ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina che da sempre si è battuta per questa legge.

Dalla prossima settimana si preannuncia lo scontro e una mediazione, considerate le posizioni contrastanti, appare molto difficile. Ricordiamo che l’approvazione consentirebbe l’acquisizione della cittadinanza italiana al minore straniero nato in Italia o che ha fatto ingresso entro il compimento del dodicesimo anno di età, che abbia risieduto legalmente e senza interruzioni in Italia, e che abbia frequentato regolarmente per almeno cinque anni nel territorio nazionale uno o più cicli presso istituti appartenenti al sistema nazionale di istruzione o percorsi di istruzione e formazione professionali.

Daniele Di Frangia

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