Probabilmente Renzi sarà ricordato per l’annuncite. Brutto neologismo che caratterizza la nostra postmodernità. Direi che rappresenta la versione contemporanea del Nulla . Non quello assoluto, esistenziale, teorizzato dai filosofi (Nietzsche, Heidegger, Sartre…) ma quantistico. In questo contesto il Nulla, assume le caratteristiche di Vuoto, nel quale è presente una quantità minima di energia. Nel caso del nostro Presidente questa presenza minima è costituita dalle parole, dagli annunci. Se andiamo oltre, però non troviamo provvedimenti, ma il Vuoto, il Nulla.
La penultima puntata di questa rappresentazione é costituita dalla riduzione del 50% dei fondi destinati alla sicurezza degli edifici scolastici. Ne erano stati promessi quattro miliardi (un terzo rispetto alla stima della Protezione Civile) per mettere in sicurezza gli edifici che ospitano otto milioni persone e non carte o libri. L’ultima puntata invece è la sospensione “sine die” dell’Anagrafe dell’edilizia scolastica, report annunciato per il 22 aprile.
Questo maxi documento è molto importante per certificare lo stato dei nostri edifici scolastici ad esempio in rapporto all’agibilità e alla tenuta sismica. Quindi ancora il Nulla, il Vuoto. E intanto le scuole continuano ad avere problemi di tenuta. Consiglio a tutti i miei colleghi di munirsi di caschetti e di consigliarli anche agli alunni, in modo da ridurre i rischi per la propria incolumità.
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