“La Buona Scuola”, ma classi al freddo per 1 studente su 2

A scuola si passa gran parte della giornata e, purtroppo, in molti devono fare i conti non solo con prof, compiti e interrogazioni, ma anche con un clima da incubo. Oggi il governo presenta nuove proposte nate dalle consultazioni online su La Buona Scuola: tra queste ci saranno soluzioni a problemi strutturali che richiedono interventi immediati? Non è una novità infatti che nelle scuole ogni tanto i termosifonisi rompano o siano regolati male, ma secondo una ricerca di Skuola.net sta accadendo fin troppo spesso: su ben 6mila studenti solo il 30% sostiene che a scuola ci sia la giusta temperatura.

Ben 1 ragazzo su 2 studia al freddo a scuola. Uno su 6, invece, lamenta il problema opposto: cioè che i termosifoni sono settati male, e quindi sono troppo caldi. Altrestorie di termosifoni da incuboarrivano dagli stessi ragazzi che hanno partecipato al sondaggio: ecco cosa succede nelle classi quando iltermosifone funziona male. Il 56% degli studenti denuncia: a scuola fa freddo.

Infatti, per quasi il 29% i termosifoni sono regolati su una temperatura troppo bassa, mentre per un altro 27% non funzionano: o sono rotti (11%) o non vengono accesi perché costerebbe troppo (16%). Così, via libera a giacconi, sciarpe, coperte e stufe. Uno su due per combattere il freddo sta tutto il giorno con il cappotto, il 37% si veste molto pesante. Quasi il 4% si organizza con stufette e altri apparecchi, mentre il 7% porta le coperte. Il 14% degli studenti ha il problema opposto: temperature troppo alte. La soluzione più comune, in questo caso, è aprire le finestre: lo sostiene ben il 67% dei ragazzi. Chi ci va di mezzo sono gli studenti che si trovanovicino al termosifone, che per combattere l’eccessivo calore sono costretti ad aprire le finestre ammalandosi di continuo. Il 27%, invece, ha ripescato dall’armadio le magliette a maniche corte.

Redazione

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