La scuola, luogo dove l’insegnante esercita la funzione di trasmissione del sapere da una generazione all’altra, non ha bisogno di riforme ad ogni cambio di ministro, ma di vedere riconosciuta centralità all’ora di lezione disciplinare. A ricordarlo è la Gilda degli Insegnanti, che assieme all’Associazione Docenti Art. 33, su questo tema ha organizzato un convegno domani, 5 ottobre a Roma, nell’hotel Massimo D’Azeglio, in via Cavour 18, in occasione della Giornata Mondiale dell’Insegnante.
Il convegno, dal titolo “Il lungo addio della scuola istituzione. Cui prodest?”, si svolgerà dalle ore 9.30 alle 13.30. Secondo il sindacato autonomo, la scuola, secondo quanto disposto dalla Costituzione, è un’istituzione della Repubblica e come tale deve essere difesa dal tentativo sempre più spinto di trasformarla in un “quasi servizio alla persona o un quasi servizio pubblico”.
Interverranno al convegno organizzato dalla Gilda degli insegnanti: Giovanni Carosotti, docente di Filosofia e Storia al liceo “Virgilio” di Milano; Dacia Maraini, scrittrice, poetessa e saggista; Riccardo Nencini, presidente della VII Commissione del Senato; Frank Furedi, professore emerito di Sociologia all’Università del Kent, Canterbury (UK); Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti; Fabrizio Reberschegg, presidente dell’Associazione Docenti Art. 33. Modererà Gianna Fregonara, giornalista, responsabile del settore Scuola e Università del Corriere della Sera.
Il convegno sarà trasmesso in streaming da GildaTv al link https://youtu.be/q2e6lsNyKsY
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